Situazione atipica sulla nostra regione, dove ritroviamo correnti opposte nei diversi piani isobarici: a 500Hp (circa 5500 metri) abbiamo flussi settentrionali tesi, mentre scendendo di quota ritroviamo dapprima una inusuale calma delle correnti (da circa 3000 metri in giù) che tendono poi a disporsi da sud-ovest alla quota di 850Hp (circa 1500 metri di quota). Un sovrascorrimento che permette una certa instabilità, ed i flussi meridionali umidi nei bassi livelli permettono di sospingere nubi e precipitazioni verso i settori costieri (specie su quelli orientali stante una componente occidentale) che beneficiano di maggiori apporti rispetto l’interno. Troviamo pertanto massimi valori precipitativi sullo Spezzino, con cumulate che tendono a diminuire percorrendo la costa verso ponente. Si registrano infatti una ventina di millimetri tra Tigullio e Spezia (con un picco di 43 mm registrati dalla stazione di San Benedetto), una decina di millimetri dirigendosi verso il capoluogo, per poi diminuire ulteriormente sul Savonese e trovare infine un contesto in prevalenza asciutto verso l’Imperiese.
Attualmente i fenomeni risultano comunque attenuati rispetto alla prima mattinata, e circoscritti sul centro-ponente, ove compare anche qualche timida schiarita, che risulta più ampia sull’Imperiese, mentre piogge più frequenti stanno ancora interessando il levante.
Uno sguardo alle temperature, con valori che oscillano tra i 14 ed i 17 gradi sui litorali. Una ventilazione meridionale debole o localmente moderata ed un mare generalmente mosso concludono il quadro climatico.