Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

COSA POSSIAMO ASPETTARCI DA FEBBRAIO?

Sappiamo ormai da qualche giorno che l’alta pressione ha guadagnato terreno spostandosi dall’Europa occidentale fin verso il Mediterraneo occidentale. E quando ciò accade nelle stagioni fredde, di solito, in Liguria passiamo da giornate molto ventilate con cielo sereno a giornate in cui il vento perde forza ma al tempo stesso aumenta la nuvolosità nei bassissimi strati (anche se molto raramente porta precipitazioni). Passiamo, quindi, da un tempo mediamente fresco / freddo e secco ad un altro più mite ma generalmente più umido. E la situazione non subirà variazioni nel corso della settimana, anzi. Ci sarà un ulteriore rinforzo della pressione anche in casa Liguria.

Ma all’orizzonte scorgiamo già i primi segnali di cambiamento riguardanti una sempre più possibile frenata zonale dovuta al riassetto in modalità barotropica del lobo canadese del Vortice Polare. Questa manovra potrebbe concretizzarsi già alla fine di questa settimana con l’alta pressione che punterebbe verso Nord veicolando masse di aria molto fredda di tipo artico-continentale sull’est europeo. Ancora una volta saranno le regioni adriatiche a beneficiare dei maggiori effetti di tale dinamica a partire dai primi giorni della prossima settimana, ma a “farne le spese” sarà un po’ tutto lo Stivale (Liguria compresa).

Saremo quindi molto probabilmente interessati dall’avvezione di aria da Nord-Est, prettamente di tipo pellicolare. La caratteristica peculiare di tale massa d’aria è quella di essere molto fredda soprattutto al suolo e di conseguenza essere anche maggiormente spessa nei bassissimi strati della troposfera, proprio come una pellicola che si appiccica su una superficie. Pertanto non escludiamo che la settimana prossima possa essere tra le più fredde, se non la più fredda, dell’inverno “so far” come direbbero gli americani, ovvero fino a questo punto.

Per quanto riguarda, invece, le precipitazioni, al momento resta da analizzare la mattinata di lunedì 6 quando potrebbe formarsi un minimo sul Mar Ligure sottovento alle Alpi (proprio in concomitanza con l’avvezione fredda) in grado, almeno per qualche ora, di portare precipitazioni (ad oggi più probabili sul settore centro-occidentale della regione) anche a carattere nevoso a bassa quota, prima che il minimo stesso scivoli via verso le Baleari.

Teniamo conto anche che dinamiche di questo genere sono sì generalmente foriere di temperature molto basse (o comunque sotto la media stagionale), ma anche di tempo secco, almeno qui dalle nostre parti. Discorso diverso, invece, per le regioni adriatiche, le quali potranno nuovamente imbiancarsi, specialmente nelle zone collinari e montuose.

Ciò nonostante non possiamo escludere nulla, soprattutto a cavallo tra la fine della prima e l’inizio della seconda decade, in quanto ad oggi la modellistica non è in grado di determinare con sufficiente precisione l’eventualità o meno di ciclogenesi mediterranee, che sono invece individuabili solo con 2-3 giorni d’anticipo.

Vi terremo aggiornati.