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GRAN CALDO SULL’ITALIA: CAUSE E POSSIBILI SCENARI FUTURI

Descrivere e raccontare la meteo nell’ultimo periodo sta diventando un esercizio quasi noioso, tanta è diventata la staticità di alcune figure bariche sull’Europa e sul nostro Mediterraneo. Di certo stiamo vivendo un periodo decisamente anomalo, sia in termini di temperature registrate, sia in fatto di scarsità di precipitazioni, in particolare al nord-ovest italiano e in alcune aree del centro Italia.

E a dimostrazione di ciò che ho appena espresso, casomai ce ne fosse bisogno, mi viene in supporto la mappa qui sopra riportata, relativa all’anomalia di altezza di geopotenziale rispetto alla quota isobarica di 500 hPa osservata nelle prime due settimane di giugno: una cartina che si commenta chiaramente da sola, che mostra come gran parte dell’Europa, ed in particolar modo l’area mediterranea, siano state il bersaglio preferito delle rimonte di promontori in quota di matrice sub-tropicale.

Principale responsabile di tale situazione è sicuramente la perdita di forza della corrente a getto, che dovrebbe fungere da nastro trasportatore delle correnti umide oceaniche, permettendone l’arrivo fino all’Europa meridionale e centrale. Le saccature atlantiche spesso si “impantanano” in oceano, evolvendo in “gocce fredde” al largo delle coste portoghesi, determinando sul Mediterraneo, di conseguenza, risalite di aria molto calda proveniente direttamente dal Nord Africa. Le fugaci (anche se in alcuni casi violente) precipitazioni registrate nelle ultime 2-3 settimane al Nord sono dovute essenzialmente a rapidi e temporanei transiti di aria più fresca in quota, in grado di portare fenomeni temporaleschi talvolta anche molto intensi (con grandine e vento forte), ma non certo sufficienti ad alleviare l’enorme problema idrico che sta affliggendo diverse zone del nostro Paese ormai da mesi. Inoltre la temperatura superficiale del mare in questi giorni ha toccato i 25°C, valore da fine luglio. E non è assurdo ipotizzare che nel fine settimana questo dato possa essere ritoccato di un altro grado.

L’anomalia sopra mostrata tenderà ulteriormente ad amplificarsi nei prossimi giorni, almeno fino ai primi giorni della prossima settimana, quando insisterà la solita “goccia fredda” a ovest del Portogallo e quindi, su gran parte dell’Europa centro-meridionale si vivrà un’ondata di calore molto intensa che raggiungerà il picco in questo fine settimana tra Spagna e Francia. Da noi le cose non andranno certo meglio, anche se non verranno raggiunti i valori termici spagnoli o francesi. Di contro, però, c’è da dire per la nostra regione, soprattutto lato costa, che le giornate peggiori potrebbero essere quelle di lunedì e martedì in quanto alle temperature già elevate si andranno ad aggiungere valori molto alti di umidità relativa (caldo afoso).

E quindi? Siamo condannati alla morsa del caldo in maniera indefinita? Per fortuna pare che da metà settimana prossima possa esserci una piccola variazione sul tema, grazie ad un temporaneo rinforzo della corrente a getto che potrebbe far traslare dalle nostre parti la saccatura “arenata” in oceano. Per cui potremmo beneficiare di un po’ di refrigerio della durata di qualche giorno (al momento il target sembra essere quello compreso tra giovedì e sabato, ma ancora tutto da verificare). Dal punto di vista precipitativo, questo come sapete è un tasto dolente per noi liguri, in particolare per quelli che vivono sulla fascia costiera: di certo il periodo dell’anno non è tra i migliori, ma non è da escludere che qualche episodio temporalesco possa interessarci anche in maniera diretta.

Pertanto seguite tutti i nostri aggiornamenti dei prossimi giorni.