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Variabilità e temperature in graduale aumento.

Nello scacchiere barico emisferico, almeno per questa settimana, non si intravedono grossi cambiamenti o colpi di scena particolari. Il vortice polare continua ad indebolirsi, in particolare nell’area compresa tra Groenlandia e Islanda, a causa di una rimonta di aria calda che sta investendo tale zona proprio in questi giorni. Tutto ciò non depone a favore della zonalità, bensì esaspera ulteriormente gli scambi meridiani delle masse d’aria. L’anomalia termo-barica presente ormai da diverso tempo al largo delle coste del Portogallo, inoltre, gioca un ruolo importante attualmente, fungendo da “calamita” nei confronti delle prossime colate artiche. E ad una discesa di aria fredda ed instabile sulle acque dell’Oceano Atlantico orientale corrisponde una risalita di aria, di natura opposta, quindi più calda e stabile, su gran parte del Mediterraneo. In particolar modo saranno le regioni del Centro-Sud a sentirne gli effetti: infatti nei prossimi giorni, almeno fino a metà della prossima settimana, torneranno afa e caldo e verranno registrati picchi termici rilevanti per il mese di Aprile.

In Liguria, invece, le cose andranno leggermente meglio, almeno dal punto di vista squisitamente delle temperature, mentre per quanto riguarda i valori di umidità non avremo, purtroppo, nulla da invidiare ai nostri amici del Meridione. Saranno giornate caratterizzate da frequenti passaggi nuvolosi, complici i costanti flussi sud-occidentali, che si alterneranno a delle schiarite, che però non saranno mai troppo convinte. Al momento, infatti, l’unica giornata che sembra possa regalarci qualche ora di sole in più sembra essere quella di giovedì, mentre per il resto della settimana sarà molto probabilmente la maccaja a dominare la scena sulla nostra regione. Ciò nonostante, queste giornate avranno comunque ben poco da dire dal punto di vista precipitativo.

Dando uno sguardo fugace a quello che potrebbe essere il tempo della prossima settimana, e in particolare per quanto riguarda la seconda metà, non possiamo non sottolineare una possibile seppur parziale ripresa di vorticità nel comparto canadese-groenlandese: ciò probabilmente contribuirà ad una ripresa della zonalità, e quindi dei flussi occidentali, che potranno favorire il passaggio di alcuni sistemi frontali sulla nostra penisola in un contesto termico più consono per il periodo.