Temperatura, pressione atmosferica e umidità: i parametri caratteristici della meteorologia terrestre sono applicabili anche a Marte e sono tenuti costantemente sotto controllo da Curiosity, il rover della NASA che l’11 maggio 2016 ha tagliato il traguardo del secondo anno sul Pianeta Rosso, in base al computo ‘marziano’.
Questo traguardo, che equivale a quasi quattro anni della Terra, è particolarmente rilevante: in due anni ‘marziani’ il rover ha potuto effettuare misurazioni e raccogliere dati di due cicli stagionali completi.
Infatti, come avviene per la Terra, anche l’asse di rotazione di Marte è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell’orbita e questo comporta l’alternanza di stagioni, la cui durata è più estesa perché il pianeta impiega 687 giorni terrestri a compiere la sua rivoluzione intorno al Sole.
Il monitoraggio a lungo termine nell’area del Gale Crater, la zona del landing di Curiosity, ha consentito quindi di tracciare un quadro ambientale molto sfaccettato in cui si distinguono tendenze che si ripetono nel corso delle stagioni e fenomeni classificabili come sporadici.
Una forte escursione termica, ad esempio, caratterizza l’andamento delle temperature sul Pianeta Rosso: a causa dell’atmosfera sottile, in una notte invernale il termometro può arrivare a meno 100 °C, mentre in un pomeriggio estivo si possono toccare circa 16 °C.
Curiosity, inoltre, ha registrato un’umidità relativa fino al 70% e ha confermato l’andamento periodico dei parametri relativi alla pressione dell’aria, specie per quanto riguarda l’anidride carbonica.
La concentrazione del metano, invece, ha presentato un picco nel primo autunno marziano. I valori, compresi in genere tra 0,3 e 0,8 parti per miliardo, in quel periodo sono schizzati a 7 parti, un episodio isolato che ancora non ha trovato spiegazioni.
L’atmosfera, infine, appare soggetta a cambiamenti stagionali che influiscono anche sulle condizioni di visibilità nel Gale Crater. Durante l’inverno l’atmosfera è limpida, mentre diventa più polverosa in primavera ed estate e ventosa in autunno. La visibilità, quindi, d’inverno è più ampia ed è pari a 130 chilometri mentre d’estate si riduce a 30 chilometri.
Sono stati due gli strumenti di Curiosity coinvolti nelle rilevazioni ambientali: REMS (Rover Environmental Monitoring Station) e SAM (Sample Analysis at Mars), dotato di uno spettrometro laser che è stato utilizzato particolarmente per le misure della concentrazione di metano.
Il rover, oltre allo studio delle condizioni ambientali di Marte, continua ad essere attivamente impegnato nelle indagini geologiche e al momento si sta dedicando agli strati della parte bassa del Monte Sharp, all’interno del Gale Crater.
Fonte: asi.it