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L’INVERNO TENTA DI IMPORSI

Mappa di geopotenziale e temperatura (in °C) a 500 hPa e pressione a livello del suolo prevista dal modello GFS per le ore 1:00 di domenica 8 dicembre 

Volendo descrivere per mezzo di una figura retorica il mese di novembre da poco concluso, senza dubbio l’ossimoro è quella che maggiormente si confà ad esso. Ad un mese di ottobre oltremodo piovoso infatti, si contrappone un novembre assai avaro dal punto di vista delle precipitazioni.

Come suggellato dalla mappa sottostante, la consueta anomalia di geopotenziale a 500 hPa, è evidente l’instaurazione del cosiddetto “Atlantic ridge”, un pattern circolatorio caratterizzato da una marcata anomalia positiva in corrispondenza delle isole britanniche e dell’Atlantico settentrionale. Soltanto in un paio di occasioni, nel mese appena trascorso, tale figura è stata appena scalfita da alcuni impulsi di aria più fredda da est, conducendo così ad accumuli pluviometrici di gran lunga inferiori alla media sull’intera Liguria. La suddetta egemonia anticiclonica infatti, ha stroncato sul nascere qualsivoglia tentativo, da parte degli impulsi atlantici, di coinvolgere il Mediterraneo centro-occidentale.

Anomalie di geopotenziale a 500 hPa relative al mese di novembre

Voltando pagina ed entrando nell’inverno meteorologico, già nella serata di domani, i modelli delineano un quadro piuttosto dinamico: l’estensione dell’anticiclone delle Azzorre lungo i meridiani, verso l’Islanda, favorirà di riflesso la discesa di aria artico-marittima sull’Italia (vedasi immagine di copertina), causando un deciso calo della colonnina di mercurio, con valori inferiori alle medie stagionali.

In aggiunta, il nucleo freddo della suddetta massa d’aria fredda (-30°C a 5000 m) seguendo la Valle del Rodano, sfocerà sulla Costa Azzurra, creando un profondo minimo depressionario (fino a 994 hPa) sul Mar Ligure, sebbene la sua precisa ubicazione risulti ancora incerta. In termini di fenomeni, ciò si tradurrà in precipitazioni nevose su gran parte dell’Appennino ligure, sopra i 500/600 m.

Successivamente, nel corso della prossima settimana, le emissioni dei vari modelli concordano in buona parte per una prosecuzione del periodo con temperature lievemente inferiori alla media, complice l’espansione verso la Scandinavia dell’anticiclone che spiana la strada all’ingresso di correnti orientali fredde, per riproporre un potenziale ingresso di flussi atlantici, forieri di nuove precipitazioni. Tuttavia, ribadiamo ancora una volta come tali emissioni siano soggette ad un margine di errore crescente nel tempo, e che esse rappresentino piuttosto delle tendenze, da aggiornare puntualmente ogni volta che nuove osservazioni sono rese disponibili.