Il promontorio anticiclonico che da giorni ha preso possesso dell’Europa centro-occidentale inizia a manifestare i primi segnali di indebolimento.
Sulla Liguria persiste una blanda ventilazione meridionale, responsabile di compatti addensamenti nuvolosi a media-bassa quota sui versanti marittimi (sopravento) delle catene montuose e sull’intero tratto costiero, pur con qualche eccezione lungo i litorali del savonese. Cielo più sgombro da nubi sui versanti opposti (sottovento) a causa dello sbarramento orografico creato dalle suddette correnti.
Si nota un lieve aumento delle temperature minime nella notte appena trascorsa, complice l’assenza di cieli sereni e tersi che impedisce la dispersione di calore ad opera dell’irraggiamento notturno:
- Genova Castelletto 20.4° C
- Quiliano (SV) 17.6° C
- Imperia 19.9° C
- La Spezia 17.3° C
Lontano dal mare, i riscontri termici minimi si attestano tra 9° e 15° C
- Monte Bue (GE, 1785 m) 11.1° C
- Ronco Scrivia (GE, 327 m) 14.6° C
- Giusvalla (SV, 475 m) 10.0° C
- Rifugio La Terza (IM, 2065 m) 11.6° C
La mattinata vedrà, sulla falsariga di ventiquattr’ore fa, un’insistenza della copertura nuvolosa, in parziale dissolvimento nelle ore centrali della giornata, per poi assistere ad un nuovo aumento delle nubi dopo il tramonto.
Ventilazione debole dai quadranti meridionali con mare quasi calmo pressoché ovunque. Sul lato termico, nessuna variazione significativa, con massime di 22/23 gradi sulla costa e 25/26 nelle zone interne.
Per tutti i prossimi aggiornamenti, fondamentali in vista di un marcato cambiamento di rotta a partire dal fine settimana, non perdetevi il bollettino previsionale di questa sera.
Buongiorno Liguria!
Curiosità: Malgrado la totale assenza di precipitazioni, consultando gli accumuli pluviometrici della rete (clicca qui), si evince come alcune località dell’entroterra registrino un valore quasi trascurabile, ma diverso da zero: a titolo di esempio, Graveglia (SP, 140 m) e Millesimo (SV, 440 m) rilevano una cumulata di 0.2 mm dalla mezzanotte. Si tratta di rugiada, fenomeno tipico di pianure e fondovalle poco ventosi. Essa consiste in una forma di condensazione, che si manifesta quando la temperatura del suolo (o di qualunque altra superficie) si abbassa fino ad innescare il passaggio del vapore acqueo contenuto nello strato d’aria sovrastante allo stato liquido. Su tali superfici si creano così innumerevoli goccioline d’acqua.