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PRIMI DEBOLI SEGNALI DEL POSSIBILE CAMBIAMENTO

Come ampiamente anticipato vivremo un fine settimana asciutto che, però, “regalerà” i primi deboli segnali del possibile cambiamento di circolazione e, di conseguenza, del tempo, atteso per la prossima settimana.

Si allontana la circolazione ciclonica che ha interessato, nei giorni scorsi, dapprima la Sicilia e le regioni centro-meridionali, per poi colpire la Grecia, mentre la rimonta anticiclonica garantisce condizioni sostanzialmente stabili su tutta la penisola, accompagnata da un andamento termico altalenante.

La ventilazione settentrionale, decisamente più fresca e secca che ha condizionato gran parte della settimana ha lasciato il posto, nelle ultime ore, ad una più blanda circolazione che ha consentito, nelle ore diurne, una ripresa dei valori massimi che, in alcuni casi, hanno nuovamente raggiunto o quasi la soglia dei 20 gradi.

Una blanda circolazione che però consente, durante le ore notturne e le prime ore dell’alba, una  migliore dispersione del calore, soprattutto nelle zone interne e nelle località di fondovalle dell’entroterra ligure dando luogo al fenomeno dell’inversione termica, con valori più bassi al suolo rispetto alle quote più elevate.

Accade, quindi, che mentre Calizzano, posta a poco più di 600 metri sul livello del mare in uno dei tanti fondovalle della Valbormida, registra una minima di appena 2.6°C, ai 2000 metri di quota del rifugio La Terza in provincia di Imperia non si scende al di sotto dei 6°C, oppure gli oltre 8 gradi registrati questa mattina ai 1400 metri del passo del Tomarlo diventano -0.2°C nella conca di Rezzoaglio e rappresentano, addirittura, un valore nettamente superiore alle minime registrate in molte vallate cittadine neppure troppo lontane dal mare: San Benedetto (SP) +5.6°C, Genova Struppa +7.3°C solo per citarne alcune.

Per quanto riguarda la giornata odierna ci aspettiamo un lento, anzi lentissimo aumento della nuvolosità, che avrà caratteristiche di velature alte e innocue ma che cominceranno ad affacciarsi da ovest, prodromo di una vasta circolazione depressionaria posta nel nord Atlantico e che dovrebbe, secondo le ultime proiezioni dei modelli matematici, interessare la penisola italiana e più segnatamente le regioni settentrionali, nel corso della prossima settimana.

Evoluzione, dunque, da seguire in virtù di una stagione che, sebbene abbia inciso in maniera completamente diversa rispetto a un anno fa con una circolazione maggiormente deleteria per le regioni centro-meridionali, potrebbe nuovamente affacciarsi la necessità di un monitoraggio attento e puntuale, anche in funzione di un bacino marino che non ha ancora disperso completamente la sua componente di energia termica disponibile.

Buongiorno Liguria!