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UNA GIORNATA VENTOSA: COME SI “MODELLANO” LE NUBI?

Giornata di vento forte settentrionale a Genova che ha modellato le nubi in un modo curioso. 

Le nubi basse provenienti dalla pianura padana sono state bloccate dall’Appennino, dando luogo ad un fenomeno chiamato in gergo locale “Gaigo”. 

L’aria fredda dai versanti padani tende a seguire le vie preferenziali per arrivare su Genova (Val Bisagno, Val Polcevera e Valle del Turchino). Nella foto si notano le nubi che si incuneano in queste valli, dissolvendosi poi per compressione in prossimità della città. 

Laddove non ci sono valli, ma contrafforti montuosi (Il Reixa-Beigua ad esempio), la nuvolosità tende letteralmente a “traboccare” dal rilievo, formando una specie di cascata. 

C’è però una nube curiosa… La più curiosa di tutte che abbiamo evidenziato. In gergo tecnico viene chiamato “rotore di sottovento”: ha la particolarita di generarsi sul lato destro e dissolversi sul lato sinistro, di conseguenza all’osservatore appare ferma per ore e ore nello stesso punto. 

Il vento in uscita dalla Valle del Turchino tende a biforcarsi: una parte di esso scorre a livello del suolo, l’altra compie una specie di arco e va a colmare la piccola depressione orografica generata a valle delle catena montuosa colpita a perpendicolo dal flusso. 

Nel lato in cui l’aria si muove verso l’alto la nube si forma, mentre nel lato dove il vento discende la nube tende a dissolversi. Ne deriva un addesamento semistazionario contornato da nubi che corrono come forsennate verso il mare senza mai raggiungerlo