Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

ATTENZIONE ALLE PROSSIME ORE! SI IMPONE MONITORAGGIO

Cari Amici Limettiani, come avete visto dal bollettino aggiornato questa volta l’autunno fa sul serio. Ci attendono 48 ore di condizioni perturbate con possibili eventi severi dal punto di vista idrogeologico.

Chi ci segue da tanti anni, ormai ha preso confidenza con termini come convergenza, temporale semi-stazionario o autorigenerante. Cerchiamo però di contestualizzare questi fenomeni rispetto a quello che ci attende nelle prossime ore.

La prima fase sta per partire, sarà a cavallo della mezzanotte di giovedì con fenomeni più intensi nella prima parte della notte ed uno strascico instabile fino al mattino.

Questo per il quando e per il dove ? La questione si complica.

Innanzitutto, lo specifichiamo, si tratta di rovesci o temporali prefrontali che anticipano di parecchie ore la perturbazione vera e propria (attesa per venerdì). Rappresentano,però, gli scenari più critici per la Liguria, in quanto i nuclei di precipitazioni si muovono lentamente incalzati dai venti meridionali (caldi e umidi, quindi carichi di energia) che precedono il fronte atlantico. Lo scirocco o l’ostro entrano in “convergenza”, quindi si oppone alla tramontana, un flusso più freddo e secco di direzione contraria.

Lo scontro di queste due masse d’aria dalle caratteristiche termodinamiche molto diverse, come potete immaginare, genera dei forti contrasti, specialmente in questo periodo dell’anno, quando anche il Mar Ligure ed il bacino del Mediterraneo in generale, che hanno immagazzinato alle varie profondità l’energia delle sempre più potenti ondate di calore africane durante il periodo estivo e tardo estivo – mantenute da fasi anomale eccezionalmente miti anche durante la prima parte dell’autunno meteorologico – danno il massimo del contributo, reagendo cioè esplosivamente al sopraggiungere di una saccatura atlantica così strutturata come quella attesa nei prossimi giorni.

Una volta che la struttura prende vita in queste condizioni ed in questa particolare fase della stagione, rimane bloccata in una ristretta porzione di territorio anche una singola vallata, il resto poi è una prevedibile conseguenza: ratei di pioggia molto elevati e persistenti sulla medesima zona con cumulate orarie superiori ai 50 mm e cumulate complessive a tre cifre.

Il braccio di ferro tra tramontana e scirocco, potete quindi intuire, segnerà decisamente le sorti di questa prima fase c.d. prefrontale. E qui cominciano i primi grattacapi per i previsori legati mani e piedi alle uscite dei modelli locali ad alta risoluzione. Questi modelli hanno ancora dei grossi limiti e non sempre riescono a decifrare correttamente dove andrà a piazzarsi la linea di convergenza sulla quale si svilupperà e persisterà il famoso V-shaped o temporale autorigenerante.

La squadra dei previsori Limet ci deve mettere quindi del suo (facendo scorta dell’esperienza degli anni passati) , cercando di mediare fra i differenti modelli.

Al momento, come vedete dalle cartine previsionali, li il teatro degli eventi è piuttosto decentrato a levante (nonostante non tutti i modelli siano dello stesso avviso) perché si ritiene che la tramontana (galvanizzata dal raffreddamento dei giorni scorsi dell’entroterra e della Pianura Padana ) non ceda così facilmente sotto la spinta dello scirocco.

Il nowcasting ed il monitoraggio dell’evento (attraverso la lettura radar meteo, pluviometri e idrometri in tempo reale) devono necessariamente coprire una zona più vasta, almeno tutta la Riviera di Levante e rispettivo entroterra, in considerazione dei limiti accennati prima.

Appuntamento all’aggiornamento dei bollettini e delle altre rubriche per analizzare le altre fasi di questo complesso passaggio perturbato.

 

Daniele Laiosa