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INVERNO 2016, QUESTO GRANDE ASSENTE

Sentenziali, semplicemente sentenziali le uscite modellistiche degli ultimi giorni: la folle ripresa delle velocità zonali, causata da un nuovo e deleterio incremento del gradiente termo-barico tra la fascia artico-polare e quella sub-tropicale (cella di Hadley), già in queste ore va ponendo le basi per un crudele regresso stagionale alle medie latitudini europee.

Uno scenario che lascia adito a pochi dubbi in campo previsionale, per lo meno nel breve-medio termine su scala globale: l’anticiclone delle Azzorre, grande protagonista della partita sinottica giocatasi negli ultimi mesi, tornerà a dirigere i giochi, dapprima elevandosi latitudinalmente, attraverso il noto asse marocco-iberico, fino a lambire il mare del Nord, poi distendendosi longitudinalmente, andando ad inglobare pressappoco l’intero bacino del Mediterraneo.

Ma proiettando lo sguardo sui pixel liguri, se per descrivere quella che sarà la tendenza sul piano termico è sufficiente citare i ragguardevoli valori di +6/+8°C a 850 hpa (circa 1500 metri di quota) che tutti i principali modelli matematici vedono lambire il settentrione italiano durante i prossimi giorni, faccenda assai meno scontata appare profilo meramente meteo/fenomenologico. Nel corso degli ultimi mesi, abbiamo infatti imparato come la figura altopressoria “si diletti”, specie durante il semestre freddo, ad indossare maschere diverse in contesti oro-geografici diversi: la nebbia in pianura, la tersezza e il soleggiamento in montagna, e, vi ricordate vero? la maccaja sulle coste liguri.

Ecco, pur non continuativamente e con la medesima incisività su tutti i settori, la “scimmia di luce e di follia” così ben decantata da Paolo Conte, sarà il volto con cui l’anticiclone si mostrerà alla nostra frastagliata regione. Il merito, o il demerito, di tutto ciò va ricercato nel sovrascorrimento di detta “bolla” calda su una superficie marina, quella tirrenica, moderatamente fresca, reduce degli spauracchi artici delle settimane addietro.

Insomma, nulla di buono di profila all’orizzonte; sembra proprio che le stampelle, su cui fino ad ora si è mossa questa malandata stagione invernale, verranno sostituite (definitivamente?) da una sedia a rotelle.