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LE NUBI “A CIOTTOLO”

Buon giorno. Inizio settimana con nubi “a ciottolo” che hanno interessato alcuni settori della Liguria questa mattina. Il fenomeno si è reso visibile segnatamente sul Genovese, il Savonese orientale e il Tigullio occidentale, meno sul resto della Liguria (quindi sull’Imperiese e sullo Spezzino).
Le nubi in questione sono altocumuli e stratocumuli posti tra i 4000 e i 5000 metri di altezza (li vediamo nella prima foto sulla verticale di Genova).
Come mai parte della Liguria si è svegliata in compagnia di queste nubi? Un valido aiuto per capire la loro genesi sono le correnti che spiravano a 5000 metri di altezza sulla verticale dell’Italia attorno alle 8 del mattino.
Allargando lo sguardo, notiamo una vistosa ondulazione delle correnti alla medesima quota che convergono tra la Grecia e la Penisola Balcanica (dove il tempo è instabile) mentre divergono sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, in seno ad un promontorio anticiclonico di matrice africana.
L’aria più fresca affluita in quota nei giorni scorsi è stata sormontata repentinamente da aria più calda in risalita dal Marocco, verso la Penisola Iberica (frecce gialle). Le medesime correnti, seguendo l’asse del promontorio, si sono presentate da nord-ovest sulla verticale della Liguria, scorrendo sopra ad aria leggermente più fresca che ancora ristagnava a quote inferiori (tra i 2000 e i 3000 metri).
L’azione di scorrimento dell’aria calda sopra una superficie più fredda si comporta esattamente come quando alitiamo sopra uno specchio o un vetro più freddo…e il vetro inevitabilmente si appanna. Le nubi presenti questa mattina testimoniavano proprio lo scorrimento di aria più calda sopra uno strato più freddo sottostante (lo specchio che si appanna).
Con l’avanzare del giorno, gli strati d’aria si uniformano termicamente e questa nuvolosità tende solitamente a scomparire, lasciando spazio al sereno.