Violenti nubifragi nello spezzino, questa notte, tra le 2 e le 4 quando un intenso sistema temporalesco autorigenerante ha stazionato in prossimità delle 5 Terre scaricando una quantità d’acqua compresa tra 100 e 200 millimetri.
Nubifragi e conseguenti allagamenti si sono registrati in molte strade della provincia di La Spezia ma, come raccontato dai nostri “cacciatori di tempeste” dello ZenaStormChaser” che stanno tutt’ora seguendo la struttura temporalesca nel nord della Toscana, l’evoluzione della stessa verso est ha permesso di evitare un drammatico bis del 25 ottobre 2011.
Le ultime analisi di ieri sera avevano evidenziato la natura mobile dell’intenso temporale che, in seno alla solita fase “pre-frontale” (la più pericolosa per la nostra regione) si sarebbe formato in virtù di una convergenza tramontana-scirocco che si è manifestata con maggiore efficacia qualche chilometro più a levante rispetto a quanto previsto.
Fortunatamente la distanza considerevole della “testa” del temporale in mare aperto e la stazionarietà relativa (due ore invece che le solite e drammatiche 4/5 ore delle più recenti alluvioni) hanno permesso ai picchi precipitativi di concentrarsi sulla costa e immediato entroterra, interessando solo marginalmente i versanti più interni senza stressare in maniera straordinaria il bacino del Magra che sta scaricando, agevolmente, una piena ordinaria e assolutamente sotto controllo verso il mare.
Sono ben 169 i millimetri registrati dalla nostra rete di rilevamento a Levanto, in linea con le cumulate registrate dalle stazioni ufficiali della rete regionale che oscillano fra 170 e 200 millimetri nella stessa località mentre in buona parte dell’area spezzina si registrano molti valori al di sopra dei 100 millimetri, segno che ormai, ogni passaggio temporalesco si sta trasformando in una roulette russa meteo-climatica e senza un monitoraggio costante, sul campo e una rete di osservazione capillare diventa davvero difficile evitare nuove potenziali tragedie.
L’evoluzione del tempo, per la giornata odierna, prevede ancora dell’instabilità associata alla formazione di nuclei precipitativi che dovrebbero interessare il settore centro-orientale della regione in un contesto di lento ma generale miglioramento che si materializzerà nel corso della settimana con una nuova rimonta dell’anticiclone africano.
E la dinamica sarà la stessa, nord-ovest africano, Spagna, sud della Francia, penisola italiana sino a spingersi ai confini della Russia. Insomma altra energia che verrà immagazzinata dal mare, nuovo propellente per le ormai consuete dinamiche alluvionali.
Buongiorno Liguria!