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SEGNALI PREMONITORI E ACCUMULI

Buon giorno! Gli altocumuli castellani presenti nella giornata di ieri (venerdì) non mentivano; erano la spia di un’instabilità latente che si è poi materializzata con un violento temporale. Il fenomeno ha interessato in un primo tempo la costa del Savonese orientale, per poi dirigersi su Genova e in parte sul Golfo Paradiso e il Tigullio, dove però è arrivato attenuato.
Il fenomeno, di chiara matrice marittima, ha preso avvio sulla scia di un altro temporale intenso che poche ore prima aveva interessato molte zone della Lombardia, segnatamente il Milanese.
Il punto di innesco si è manifestato quasi nello stesso luogo del temporale di 10 giorni fa (sul Savonese orientale), probabilmente a causa di una corrente valliva più fredda proveniente dai settori interni.
Lo scalzamento del calore marittimo (presente in notevole quantità) ha acceso la miccia; quando il mare reagisce si comporta come un motore diesel…in pratica non lo fermi più.
Il passo più difficile è compiere la prima attivazione; a seguire tutto diventa più facile in quando l’aria fredda gettata dalla quota al suolo tramite la prima cella (downburst) scalza altro calore dalla superficie marina, incentivando l’opera di crescita del cluster temporalesco, che diventa quasi “esplosivo” e multicellulare.
L’eccesso di calore presente sul mare non si dissipa,ma si converte in energia meccanica (pioggia, vento, grandine), ed elettrica (intense fulminazioni).
Nella prima immagine si nota il cluster temporalesco mentre stava scaricando la sua “ira” su Genova. Poco più ad est un rovescio secondario che a seguire verrà inglobato dalla struttura principale potenziandola ulteriormente.
Gli accumuli di pioggia sono stati elevati nell’area del Capoluogo Ligure e sul Savonese orientale: segnaliamo dalla mezzanotte odierna 61mm a Staglieno, 57mm a Marassi, 56mm a Granarolo e 52mm ad Oregina.