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VERSO LA PASQUA SI RIPROPONE UN DEJA-VU?

Anomalie di geopotenziale a 500 hPa sull’Oceano Atlantico settentrionale previste per la settimana 25-31 marzo

Da ormai una settimana, i fenomeni meteorologici più significativi in Liguria si limitano alla celeberrima “maccaia” e le relative pioviggini, chiaro sintomo di una sinottica dominata dall’alta pressione sul Mediterraneo centro-occidentale.

Tuttavia, volgendo lo sguardo al medio e lungo termine, i modelli fisico-matematici aprono la possibilità per un cambiamento di scenario, che nasce a decine di migliaia di chilometri dalla nostra Penisola, più precisamente nell’Oceano Pacifico.

Attualmente, sulle isole Aleutine (Alaska) è presente un’area di bassa pressione, mentre sulle coste occidentali del continente americano, sopra i 45° di latitudine, vi è una vasta area di alta pressione. Per contro, sulla costa orientale del medesimo continente, vi è una situazione opposta.

Anomalie di geopotenziale a 500 hPa sul Nord America al 18 marzo

Tra venerdì e sabato però, si assisterà ad una retrogressione verso le isole Aleutine del promontorio anticiclonico, spianando la strada ad un’ondulazione del getto polare verso la West Coast. Il riflesso di tale ondulazione indurrà una rimonta altopressoria verso la East Coast, con conseguente spostamento nell’ubicazione delle onde di Rossby in Atlantico.

Contestualmente a questa decisa virata, avverrà la transizione da valori positivi a negativi del PNA (acronimo di Pacific North American), un indice teleconnettivo che fornisce indicazioni in merito alla circolazione generale nel Pacifico nord-orientale.

Anomalie di geopotenziale a 500 hPa sull’America settentrionale al 23 marzo

Pertanto, in presenza di tali condizioni iniziali, a partire dalla fine della settimana corrente, si riproporrebbe una configurazione sinottica riconducibile a tre settimane fa, caratterizzata dal transito di diversi fronti atlantici.

D’altra parte, in caso di conferma da parte dei modelli, il quadro appena descritto causerebbe una considerevole lacuna barica sull’Europa occidentale, che diverrebbe terreno fertile per la discesa di aria polare marittima, (si veda la mappa ad inizio articolo).

Infatti, malgrado la notevole distanza temporale, alcuni modelli concordano per la formazione di una profonda saccatura, estesa dalla Groenlandia verso sud-est, con conseguente interazione tra aria fresca instabile da nord e richiamo di correnti miti da sud. Per la Liguria, così come per buona parte della Penisola, ciò si tradurrebbe in un ritorno dell’instabilità e delle precipitazioni, anche a carattere nevoso sopra i 1800/1900 metri. Il condizionale è comunque tassativo, in particolare per i dettagli legati a localizzazione del minimo depressionario e quantitativi di precipitazioni.