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DA METÀ SETTIMANA PROSSIMA POSSIBILI NUOVI SCENARI

Quando ormai mancano pochi giorni alla fine di Settembre, si può già fare un primo bilancio della stagione autunnale appena iniziata. Dalla mappa allegata si intuisce perfettamente qual’è stato il leitmotiv del mese: l’alta pressione, principalmente di stampo atlantico, estesa tra il Regno Unito e l’Europa centro-meridionale, ha inglobato anche gran parte del nostro Paese, lasciando parzialmente scoperte solo le estreme regioni meridionali. Anomalie negative di geopotenziale osservate solo sulla Scandinavia, mentre balza all’occhio quella zona neutrale compresa tra il Marocco e il sud della Spagna, teatro, come ben saprete, di numerose e rovinose alluvioni. Tutto ciò è il prodotto finale derivante dalla posizione del getto polare, che, in linea con quanto successo anche negli anni precedenti, si ritrova a percorrere migliaia di chilometri a latitudini ben superiori rispetto alla media (vedasi appunto la Scandinavia). Sulla nostra regione, tra l’altro, ha piovuto ben poco per essere Settembre (accumuli mensili medi inferiori ai 100 mm), e tutta la pioggia, o quasi, è caduta in 2 giorni, gli scorsi 22-23 Settembre.

Negli ultimi giorni, nel frattempo, abbiamo registrato un progressivo abbassamento della corrente a getto, anche se il Mediterraneo si è ritrovato ancora ben protetto dall’Anticiclone delle Azzorre. Ma cosa accadrà nei prossimi giorni? Dalle nostre parti, almeno fino ad inizio della settimana prossima, non ci aspettiamo grandi novità, per cui il tempo atmosferico non subirà particolari scossoni rispetto a quello attuale. Ma i primi movimenti su scala sinottica saranno già visibili nel prossimo weekend: una grossa bolla anticiclonica prenderà pieno possesso della Groenlandia, convogliando aria fredda proveniente dal Polo Nord verso latitudini inferiori. Infatti i primi paesi a risentirne gli effetti saranno la Norvegia, l’Islanda e la Scozia, dove è atteso un repentino calo termico tra lunedì e martedì prossimi (su certe zone sarà possibile anche il ritorno della neve); dopodichè l’aria fredda si affaccerà fino all’Europa centrale, anche se ovviamente con connotati più miti.

Nel frattempo una profonda depressione al largo delle coste del Labrador, alla quale probabilmente si aggregherà anche l’uragano Lorenzo, o ciò che rimarrà di esso, permetterà all’Anticiclone atlantico di ergersi sui meridiani, consentendo quindi ad una certa parte dell’aria più fredda che stazionerà sull’Europa centrale di gettarsi più a sud passando dalla Valle del Rodano e determinando successivamente (a questo punto dovremmo essere nella giornata di mercoledì 2 Ottobre) l’approfondimento di una depressione sul Mar Ligure andando quindi a sviluppare la più classica delle depressioni sottovento alle Alpi. C’è da rimarcare il fatto che, se dovesse andare in porto, tale dinamica avrebbe connotati più squisitamente autunnali, e quindi porterebbe precipitazioni su gran parte della regione e soprattutto un abbassamento marcato della temperatura.

Da lì in poi potrebbero delinearsi scenari interessanti volti ad un prosieguo di un contesto di stampo autunnale, anche se occorrerà aspettare ancora qualche giorno prima di sciogliere definitivamente la prognosi.