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LA RISCOSSA DELL’ANTICICLONE SUL MEDITERRANEO

L’entrata in scena di un’onda altopressoria di chiaro stampo subtropicale africano, promette di portare sul nostro Paese, diverse giornate dalle condizioni atmosferiche STABILI. I valori di temperatura faranno segnare un aumento piuttosto sensibile, alcune delle nostre regioni andranno a sperimentare esuberi termici ben superiori alla soglia dei +30°C. Faranno eccezione le aree costiere che, risentendo delle brezze marine, potranno almeno inizialmente beneficiare di una relativa, maggiore frescura. Tra questi settori possiamo includere anche la Liguria che, almeno inizialmente, risentirà in misura minore della calura più intensa che si limiterà ad interessare le aree vallive più interne, dove il caldo sarà di tipo TORRIDO (secco).

A livello sinottico, l’apice dell’ondata calda verrà toccato entro la prima metà della prossima settimana; alle quote superiori ritroveremo infatti una figura di ALTA pressione ben strutturata. L’anticiclone andrà a disporre il proprio asse in corrispondenza dei settori centro-occidentali europei e questo sarà garanzia di STABILITA’ atmosferica pressochè assoluta, con i massimi effetti portati dall’alta pressione che andranno a palesarsi proprio sulle regioni più occidentali del nostro stivale. (sabato 10 – martedì 13 giugno) La persistenza dell’alta pressione sulla nostra regione determinerà un progressivo deterioramento delle condizioni di benessere legato al caldo, con un aumento dell’umidità relativa ed una risalita dei valori termici notturni, soprattutto dalla prossima settimana.

INSTABILITA’ e FRESCURA: speranze per il futuro? 

Ciò che disegnano quest’oggi i nuovissimi aggiornamenti, appare come un vero e proprio rialzo delle fasce anticicloniche subtropicali che confinerebbero il flusso perturbato atlantico su di una latitudine alquanto elevata. I valori di pressione risulterebbero elevati soprattutto nella parte occidentale del nostro continente, avremo quindi la strada sbarrata alle perturbazioni che faticheranno non poco a crearsi un varco verso il Mediterraneo. Il tempo sarebbe stabile e buono sia sulla Penisola Iberica che sulla Francia, l’instabilità si limiterebbe ad interessare la parte più settentrionale del Regno Unito (Scozia) per poi scivolare verso la Penisola Scandinava e la Russia.

Se le cose stessero così, con queste prospettive l’unica via che potrebbe essere percorsa con una relativa maggiore facilità dalle correnti instabili e fresche di origine settentrionale europea, sarebbe quella dei Balcani, attraverso impulsi d’instabili che dalla seconda metà del mese potrebbero farsi sentire soprattutto lungo i versanti adriatici del nostro Paese e le regioni di nord-est. Se tale ipotesi avesse un fondo di verità, la nostra regione ne guadagnerebbe benefici soltanto marginali; proseguirebbe la cronica latitanza di precipitazioni, i valori di temperatura resterebbero ancora elevati ed al più potremo sperimentare soltanto una riduzione nel tasso di umidità relativa, compensato però da probabili effetti favonici lato costa, con passaggio da caldo afoso a caldo torrido.

L’evoluzione rimane ovviamente da confermare e se questi impulsi d’instabilità avessero la forza di penetrare sul nostro Paese scegliendo un percorso più occidentale, gli effetti sulla nostra regione sarebbero completamente differenti.

Sabato 17 giugno un lieve cedimento dell'alta pressione sui settori orientali d'Europa, potrebbe forse favorire qualche episodio di instabilità anche sul nostro Paese, comunque con scarse ripercussioni sul tempo della nostra regione.
Sabato 17 giugno un lieve cedimento dell’alta pressione sui settori orientali d’Europa, potrebbe forse favorire qualche episodio di instabilità anche sul nostro Paese, comunque con scarse ripercussioni sul tempo della nostra regione.