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LA PRIMA DECADE MARZOLINA ANCORA VOTATA ALL’INSTABILITA’

Nei prossimi giorni il nostro Paese verrà interessato da una figura vistosa di bassa pressione che avrà ripercussioni anche sullo stato del tempo nella nostra regione. Già in queste ore una nuova rotazione del vento dai quadranti meridionali, determina un aumento veloce della nuvolosità che entro la tarda serata recherà già le prime precipitazioni sui settori centro-orientali del nostro territorio. Trattasi di un impulso perturbato abbastanza importante che trascinerà con sè masse d’aria FREDDA di origine polare-marittima sino al cuore del Mediterraneo.

Entreremo nel vivo di questo passaggio perturbato solo dalla giornata di domani, sabato 5 marzo, momento in cui il cuore vero e proprio della perturbazione che sarà ancora una volta legato all’ingresso di un fronte freddo, porterà una veloce passata di precipitazioni distribuite democraticamente su tutta la regione.

L’elemento di maggiore incertezza è tuttavia rappresentato dalla lunga fase prefrontale che precederà di almeno 10-12 ore l’entrata della vera e propria perturbazione attesa domani solo dalle ore centrali e nel primo pomeriggio. La presenza di una ventilazione piuttosto tesa di “Ostro” determinerà infatti accumuli di pioggia che saranno assai più elevati lungo i contrafforti montuosi del nostro Appennino, mentre potrebbe essere in parte “saltata” la fascia costiera che sperimenterebbe soltanto rovesci occasionali. Seguirebbe poi la fase di cui abbiamo già discusso, con le precipitazioni del fronte freddo in transito da ovest verso est. Nell’ambito della fascia costiera, l’accumulo totale di pioggia potrebbe non essere superiore ai 15-20 millimetri, mentre assai maggiore sarebbe il bilancio finale lungo i versanti sopravvento il nostro Appennino.

Più incerta la previsione relativa a domenica 6 marzo, quando ancora strascichi di instabilità potrebbero attardarsi sulla Riviera di Levante, mentre qualche occhiata in più di sole sarebbe possibile sulla costa di Ponente, specialmente da Savona in giù (imperiese). 

Spingendo il nostro sguardo ai giorni successivi, il rinforzo graduale dell’anticiclone oceanico sull’ovest Europa, determinerà una lenta evoluzione della vasta figura di bassa pressione verso i settori centro-orientali del continente. In ambito regionale ne deriverà una rotazione graduale della ventilazione dai quadranti nord-orientali, anche se spesso inserita in un contesto instabile nel quale il cielo risulterà spesso disturbato dalla nuvolosità di tipo medio-alto.

Uno sguardo infine all’evoluzione atmosferica relativa alla seconda decade di marzo, momento in cui l’alta pressione delle Azzorre, sostenuta da un rinforzo graduale della corrente a getto polare posta in questo caso su di latitudini più elevate, tornerebbe ad espandersi verso il bacino del Mediterraneo occupando anche l’Italia. Ne deriverebbe un miglioramento graduale delle condizioni atmosferiche con effetti più evidenti sul tempo delle regioni più occidentali del Paese e pertanto anche della nostra regione. (da confermare)