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ALTA PRESSIONE IN CRISI. CONFERME PERTURBATE PER IL WEEK-END

Mentre il leviatano sub-tropicale mostra i primi segni di cedimento, non molto lontano, in oceano Atlantico, qualcosa si muove.

Le secche correnti settentrionali che fino alla giornata di ieri hanno garantito tempo stabile e più o meno soleggiato sulla nostra regione, vanno ora progressivamente cedendo il testimone a ben più umidi vettori meridionali, motivo, come visibile stamane, di banchi più o meno compatti di nubi basse di estrazione marittima, qui meglio conosciuti come “maccaja”.

Sullo sfondo di tale cambiamento, rinveniamo il graduale cedimento della cupola altopressoria, stanziata da tempo ormai immemore sull’Europa occidentale, ad opera di un’estesa goccia depressionaria in avvicinamento dall’oceano Atlantico.

Di qui, le agognate ipotesi probabilistiche dei principali modelli matematici per il fine settimana, quando detto sistema, riagganciato dal flusso principale, tenterà di irrompere veementemente sul bacino del Mediterraneo, determinando un drastico deterioramento delle condizioni meteorologiche sul nord-Italia, compresa la Liguria, ove piogge, temporali, anche di una certa intensità, avrebbero il merito di dare un po’ di sollievo agli assetati invasi idrici.

Apprezzabile, decisamente, la flessione termica che ne seguirebbe, complice l’affluenza di masse d’aria piuttosto fredda, di matrice artico-marittima, direttamente dalla valla del Rodano; tutta manna per l’arco alpino, e alcuni settori dell’Appennino, che per la prima volta indosserebbero l’abito bianco, localmente fino a quote interessanti.

Meglio fermarci qui, per adesso: nonostante manchino poco di più di 48 ore alla scadenza previsionale, riteniamo azzardato, ancora, fornire “certezze” in merito alla dinamica in oggetto, (ammesso e non concesso che termini simili siano opportuni in materia atmosferica): troppe volte, infatti, nel corso degli ultimi mesi, quelli che, inizialmente, sembravano rigori a porta vuota, in tempi più maturi si sono poi rivelate delle punizioni da centro campo, inducendo la testata di turno a correre ai ripari.

La giornata di oggi sarà fondamentale: se domani ci ritroveremo a commentare ulteriori conferme, potremo permetterci di entrare maggiormente nel dettaglio di quello che, ad ora, si profila come il classico passaggio perturbato autunnale, democratico dispensatore di abbondanti piogge, qualche temporale e copiose nevicate in montagna, insomma, tutto ciò che fino ad ora è quasi totalmente mancato al di sotto del 50° parallelo europeo; nel frattempo, non ci resta che darvi il nostro consueto Buongiorno! 🙂