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ANCORA MACCAIA MA ALL’ORIZZONTE SI DELINEA UNA DECISA VIRATA

Panorama dal quartiere di San Fruttuoso (Genova)

Sull’Europa centro-occidentale permangono flussi umidi e miti di matrice atlantica, che si traducono in giornate uggiose su gran parte della Liguria. Ciononostante, per venerdì si scorge un radicale cambio di scenario, con il ritorno di precipitazioni anche nevose.

I primi raggi di sole odierni lasciano intravedere alcuni squarci di sereno a ponente, mentre il cielo si presenta ancora nuvoloso a levante e sul settore centrale, dove, nella notte, deboli precipitazioni hanno bagnato soprattutto le zone interne:

  • S.Benedetto (SP, 220 m): 13.6 mm
  • S.Alberto – Bargagli (GE, 670 m): 11.6 mm
  • Lago delle Lame (GE, 1060 m): 11.6 mm
  • Pian dei Preti (GE, 385 m): 11.4 mm
  • Moconesi (GE, 150 m): 11.0 mm

Sul lato termico, poche le stazioni della rete osservativa che hanno registrato minime negative, confinate alla Val Bormida e cuneese:

  • Mondovì (CN, 462 m): -2.1°C
  • S.Giovanni Belbo (CN, 622 m): -1.9°C
  • Ceva (CN, 375 m): -1.9°C
  • Giusvalla (SV, 475 m): -1.7°C
  • Garessio (CN, 645 m): -1.5°C
  • Bardineto (SV, 710 m): -1.3°C

Lungo i litorali liguri, al contrario, le minime continuano ad assestarsi su valori miti per il periodo: esse sono infatti comprese tra i 6.6°C di Albisola Superiore (SV) e i 13.9°C di Chiavari (GE).

Nel corso delle prossime ore, la copertura nuvolosa attualmente presente tenderà gradualmente a dissolversi, pur mantenendo un contesto variabile e privo di fenomeni.

Temperature stazionarie mentre la ventilazione si presenterà moderata a rotazione ciclonica sul Golfo di Genova, con rinforzi e locali raffiche intense di libeccio al largo.

In vista del passaggio perturbato di venerdì, vi esortiamo a consultare il bollettino previsionale, al fine di non perdere alcun aggiornamento e di individuare nel dettaglio le zone maggiormente interessate.

Buongiorno Liguria!

Curiosità: le pioviggini o deboli rovesci dell’ultima settimana sono avvenute grazie al processo di coalescenza gravitazionale: le goccioline che formano le nubi in sospensione sono in perenne movimento. In questo modo, possono collidere fra loro, aggregandosi via via in gocce di dimensioni maggiori. Muovendosi a velocità differenti da quelle più piccole, le gocce più grandi tendono ad inglobarle, fintanto che non diventano sufficientemente voluminose e pesanti da superare la resistenza dell’aria  e precipitare al suolo. Differenti dimensioni implicano differenti velocità di caduta.