Emissione dopo emissione, i modelli previsionali confermano un radicale cambio di circolazione atmosferica sul comparto Euro-Mediterraneo, con sostanziali e corpose evoluzioni nel breve periodo.
La figura di alta pressione che da svariate settimane attanaglia l’Italia (e non solo) con pesanti anomalie termiche-pluviometriche, si eleverà a nord fino a raggiungere le regioni scandinave, operando in questo modo una massiccia intrusione tra le maglie del vortice polare, e in parte al trascinamento verso il Mediterraneo di aria continentale molto gelida, direttamente dal comparto Russo-Siberiano, la quale agirà con una sventagliata invernale, anche piuttosto intensa in alcuni paesi che si troveranno sul suo percorso.
Le aree maggiormente interessate sembrano essere : in primis l’est Europeo con il settore Balcanico-Ellenico e l’Europa centrale, mentre ad oggi la penisola Italiana ne risulterebbe interessata solo marginalmente, ma in ogni caso assisteremo quasi certamente ad un primo passo verso un calo termico in grado di riportare le temperature ad un livello più coerente con la stagione in essere, e con esse se si realizzerà il secondo step, anche le prime copiose nevicate su Alpi e Appennini durante i primi giorni del nuovo anno.
Quindi tirando le somme, nella prima fase “indicativamente” tra il 31 Dicembre 2015 e il 2 Gennaio 2016, la penisola accoglierà l’inverno con una circolazione atmosferica nord-orientale in prevalenza sterile, quindi con precipitazioni scarse o nulle stante l’origine continentale della massa d’aria.
Solo in seguito(seconda fase) dal 3 Gennaio i modelli previsionali fiutano l’interazione di aria Atlantica più mite e umida, la quale sovrascorrendo lo strato d’aria più fredda, produrrebbe piogge al piano e neve a quote medio-alte, inoltre altro fattore da non sottovalutare, l’efficace rimescolamento atmosferico spazzerà via gran parte delle nebbie e lo smog dalle grandi città metropolitane, ormai ridotte a vere e mortali camere a gas.
Per quanto riguarda la Liguria, vale grossomodo la situazione descritta nelle righe precedenti, ovvero, iniziale calo termico di fine anno, e probabile arrivo di precipitazioni anche nevose a quote appenniniche con l’inizio del 2016.
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