Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

CAMBIO CONCRETO DI SCENARIO O SEMPLICE VARIAZIONE SUL TEMA?

Ciò che ne è stato dei primi 21 giorni della primavera meteorologica (che convenzionalmente, come saprete, viene fatta iniziare il 1 marzo) è ben visibile dalla mappa allegata in alto: come si può notare, l’assoluta dominatrice della scena europea è sempre lei, l’alta pressione, che ci ha “abbracciato” e “protetto” non solo in questo scorcio di primavera, ma anche per gran parte dell’inverno appena trascorso. Nell’ultimo periodo, a subirne i maggiori effetti, rispetto alla media del periodo, sono stati i paesi del centro-nord Europa, ma anche nel Nord Italia, come ben sappiamo, l’alta pressione ha fatto il suo “sporco” lavoro. Unica zona ad essere un po’ “scoperta” dalle incursioni più fredde provenienti da nord-est è stata quella del centro-sud, in particolar modo le aree adriatiche e ioniche, mentre sulla Penisola Iberica, come si può vedere, abbiamo avuto la situazione opposta: difatti nelle suddette zone la pioggia non è affatto mancata nelle ultime tre settimane.

Volendo snocciolare qualche dato di precipitazione cumulata fin qui nel mese di marzo sul nostro territorio regionale, possiamo dire che la maggior parte delle stazioni meteo ha fatto registrare meno di 10 mm, mentre altre (a dir la verità in minor numero) oscillano tra i 10 e i 20 mm. Numeri che lasciano ben poco spazio alla fantasia e che fanno ancora più “rumore” se messi nell’insieme della pioggia caduta nei primi tre mesi dell’anno: la stragrande maggioranza delle stazioni meteo costiere è ben sotto i 100 mm, mentre le zone notoriamente tra le più piovose in Liguria, ovvero quelle comprese tra la Val d’Aveto e l’alta Valle Sturla, hanno di poco superato quota 200 mm. Per renderci meglio conto della situazione, Genova nei primi tre mesi dell’anno, ha una media di circa 300 mm mentre sono 60-70 i mm caduti finora: praticamente è caduta un quinto della precipitazione media. Ma nella stessa situazione, se non peggio, si trovano molte altre aree del Nord Italia, come ad esempio nel Veneto, dove negli ultimi giorni sono divampati frequenti incendi boschivi.

Per fortuna pare ci possa essere una parziale variazione sul tema, proprio negli ultimi giorni del mese di marzo. Difatti, una discesa di aria fredda di estrazione artico-marittima, prevista per i primi giorni della prossima settimana, dovrebbe rimettere in gioco l’ennesimo sistema depressionario che andrà ad interessare nello stesso periodo la Penisola Iberica. Ciò dovrebbe permettere la risalita verso le nostre latitudini del minimo di pressione approssimativamente attorno a mercoledì prossimo 30 marzo portando precipitazioni anche sulla nostra regione, come dimostra anche l’immagine in fondo, relativa alla media degli scenari del modello europeo ECMWF per il giorno 30.

Quanto intenso sarà il peggioramento al momento non è dato sapere, nè tantomeno possiamo affermare con una certa sicurezza se si tratta di un passaggio temporaneo o se siamo di fronte ad un vero e proprio cambio di pattern atmosferico, in grado di riportare con maggior frequenza sull’Italia settentrionale la pioggia di cui avremmo davvero tanto bisogno. Al momento pare più probabile la seconda ipotesi, e cioè che siamo di fronte ad un primo vero cambiamento importante dello scenario meteo su scala mediterranea, per diversi motivi, tra cui l’incedere stagionale, anche se ovviamente necessitiamo di eventuali conferme nei prossimi giorni.