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CANTO DEL CIGNO PER L’INSTABILITA’

Veduta da Genova Multedo verso sud-ovest. Sulla sinistra si nota l’approssimarsi del nucleo precipitativo

Archiviato un prolungato periodo estremamente dinamico, costellato dalle più disparate forme di fenomeni meteorologici, la Liguria si appresta a vivere un prosieguo del mese all’insegna della stabilità.

Ciononostante, nella giornata odierna, è ancora presente della residua instabilità, associata al transito di un nucleo di aria fredda in quota (-26°C a 5000 m), sebbene meno intenso rispetto alle ultime settimane.

Proprio in questi minuti, volgendo lo sguardo verso il mare aperto, si nota la presenza di un fronte precipitativo, accompagnato anche da attività elettrica, in lento avvicinamento verso la costa.

Le aree maggiormente interessate dal suddetto fronte risultano essere l’estremo ponente e l’imperiese dove la rete di monitoraggio rileva i seguenti accumuli:

  • Cala del Forte (IM, 5 m): 12.6 mm
  • Ventimiglia -Torri (IM, 80 m): 10.6 mm
  • Molini di Triora – lago Noci (IM, 460 m): 10.8 mm
  • Molini di Triora – loc. Corte (IM, 655 m): 10.4 mm
  • Imperia Montegrazie (IM, 310 m): 7.6 mm
  • Imperia Caramagna (IM, 30 m): 7.2 mm

Per quanto concerne i valori termici minimi registrati nella notte, il valore più basso spetta al Rifugio La Terza (IM, 2065 m), con -4.3°C. Lungo la fascia costiera invece, troviamo valori compresi tra i 7.1°C di Quiliano (SV) e i 10.0°C di Genova Nervi.

Le prossime ore saranno dunque contraddistinte dall’alternanza tra ampi rasserenamenti ed improvvisi rovesci, soprattutto sui settori centrale ed orientale della regione. Dal tardo pomeriggio, gli spazi di sereno si faranno sempre più ampi su tutta la regione, dapprima sul ponente e successivamente ai restanti settori.

Temperature invariate rispetto alla giornata di ieri, ventilazione debole con rinforzi fino a moderati e mare mosso.

Buongiorno Liguria!

Curiosità: Esistono tre tipologie di deflusso all’interno del terreno in seguito a precipitazioni: superficiale, ipodermico e profondo. Ciascuno di essi si differenzia dagli altri in base a profondità, durata e caratteristiche del terreno su cui le precipitazioni cadono (es. porosità, permeabilità). Inoltre, il tempo di risposta è più breve per i primi due deflussi (da pochi minuti ad alcune ore), che avvengono in superficie o comunque a modeste profondità, mentre può raggiungere i tre mesi per il deflusso profondo.

Schematizzazione dei diversi deflussi in seguito a precipitazioni