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CARO MALTEMPO, ARRIVEDERCI E A PRESTO!

Le condizioni marcatamente instabili dei giorni scorsi lasciano spazio a tempo più stabile in Italia e sulla nostra regione, seppur con nubi sparse e possibili locali rovesci soprattutto nell’entroterra orientale.

 

La giornata di ieri è stata caratterizzata da ampie schiarite, che hanno fatto da sfondo ad una mareggiata in lenta scaduta (vedi immagine), con onde formate che hanno dato vita a suggestive immagini lungo i litorali, in questo caso (fortunatamente) senza particolari criticità.

Nella notte nessuna precipitazione da segnalare, le minime si sono attestate su valori tra 9°C e 16°C sulla costa, tra 0°C e 11°C nell’interno; qualche stazione ha registrato valori negativi, mentre le minime più alte si sono registrate sul settore costiero centrale:

Genova Corso Italia: 16.4°C
Genova Sturla: 16.1°C
Genova Castelletto: 15.3°C

Bardineto (SV, 710m slm): 0.2°C
Rifugio La Terza (IM, 2065m slm): -0.7°C
Camerana (CN, 622m slm): -1.6°C

I capoluoghi di provincia hanno fatto registrare minime tra 9°C e 16°C:

Genova Castelletto: 15.3°C
La Spezia: 13.2°C
Savona (Quiliano): 9.2°C
Imperia: 9.1°C

La giornata di oggi, come anticipato, vedrà nubi sparse in prevalenza sulla Liguria di Levante, mentre a Ponente le schiarite saranno più ampie: temperature in diminuzione pressoché ovunque nelle minime e nelle massime.
Mare in ulteriore diminuzione nel corso della mattinata fino a mosso, in aumento nel pomeriggio fino a molto mosso sul settore orientale.
I venti rimangono forti al largo da libeccio e in zona Capo Mele; moderato/teso su Riviera di Levante; variabile sulla costa centrale.

Per i prossimi giorni, atteso un breve peggioramento tra le giornate di giovedì 9 e venerdì 10 che porterà nuovamente qualche precipitazione sulla nostra regione.
Per maggiori dettagli e per restare aggiornati, consultate il nostro BOLLETTINO METEO.

Buongiorno, Liguria!

 

Lo sapevi che…

Nella serata di domenica 5 novembre si è potuto osservare un evento piuttosto raro per la sua intensità ed estensione: l’aurora boreale!
Moltissime le segnalazioni da regioni del centro-nord Italia, a latitudini insolitamente basse rispetto a quelle in cui si ritrova solitamente questo fenomeno.

L’aurora boreale è un fenomeno che si forma nello strato dell’atmosfera che prende il nome di ionosfera, che si estende tra i 60 e i 500 km circa di quota: sono qui presenti (seppur piuttosto rarefatti) gas come ossigeno molecolare (O2), azoto (N) e ossigeno atomico (O), che possono essere ionizzati dal Sole: la formazione dell’aurora è causata da onde ad alta energia (venti solari) che “eccitano” gli atomi fornendogli energia, che verrà poi rilasciata sotto forma di luce visibile, di un colore caratteristico per ogni elemento.

Com’è possibile, però, che si siano viste fino qui? E perché erano di colore rosso?
Generalmente le tipiche aurore boreali (quelle verdi fotografate da Islanda, Norvegia, Lapponia…, per intenderci) si formano nella bassa ionosfera, e sono quindi visibili a relativa breve distanza a causa dell’orizzonte terrestre; le aurore viste in questo caso, invece, si sono sviluppate a quote molto più alte del solito, rendendole visibili da una distanza notevolmente maggiore, anche grazie ad una relativamente forte intensità dell’evento.

La causa del colore rosso, invece, è da ritrovare nella natura del gas ionizzato: mentre solitamente il tipico colore verde è dato dalla ionizzazione dell’ossigeno molecolare, che si trova nella parte più bassa della ionosfera (e in minore parte dall’azoto, che emette nel campo del blu), in questo evento l’emissione è stata dell’ossigeno atomico, che infatti si ritrova maggiormente negli strati superiori della ionosfera ed emette luce nel campo del rosso.