Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

ESTATE 2016: LA ROTTURA

Ci siamo, l’atmosfera ha finalmente deciso di accodarsi al calendario. Seppur con un po’ di ritardo, ci accingiamo a vivere la classica “tempesta equinoziale”, quella dinamica atmosferica che, per le sue caratteristiche, ha sempre rappresentato, soprattutto tra gli addetti ai lavori, la definitiva bipartita della stagione estiva e l’esordio di quella autunnale.

Nel corso delle prossime ore, infatti, la vasta saccatura depressionaria, attualmente distesa ad ovest del continente europeo, verrà progressivamente trascinata verso est, in direzione del Mediterraneo; la spinta della corrente a getto, tuttavia, non sarà sufficientemente forte da isolarla in quella che, normalmente, in sede previsionale, viene definita  “goccia fredda”, permettendo così all’interno sistema di continuare a trarre “linfa vitale” dalla circolazione principale.

La fase “pre-frontale”, entro la quale si porrà la giornata di domani, trascorrerà per così dire “in sordina”. Il dominio assoluto di correnti umide meridionali lungo i bassi strati dell’atmosfera non permetterà l’insorgenza di fenomeni di rilievo: eccezion fatta per qualche debole episodio, più probabile nelle zone interne, il dì trascorrerà dunque asciutto ed in buona parte soleggiato. Dal tardo pomeriggio assisteremo ad un graduale aumento della nuvolosità da ponente verso levante, ed in serata le prime precipitazioni potranno abbordare l’imperiese.

La finestra temporale “clou” si porrà tra la notte e la mattinata di Giovedì 15, con il transito di quella che in gergo viene appellata “squall line”, una linea temporalesca facente capo al cuore pulsante della perturbazione: forti piogge, a prevalente carattere di rovescio, accompagnate da colpi di tuono ed improvvise raffiche di vento, investiranno, da ovest verso est, tutto il settore centro-orientale; gli effetti maggiori sono attesi a cavallo tra il genovesato di levante, il Golfo paradiso, il Tigullio ed il relativo immediato entroterra, dove non si esclude che la trama orografica possa giocare a favore di locali acuimenti fenomenologici.  A seguire, il vento di Libeccio forzerà definitivamente la mano sulle correnti sciroccali, veicolando il fronte fuori dai confini regionali.

Il pomeriggio si porrà sotto l’egida di una qual certa variabilità: alle schiarite, anche ampie, dell’imperiese e del savonese, si affiancheranno le nubi, a tratti compatte, del genovese e dello spezzino, che potranno saggiare ulteriori note di instabilità.

Per la giornata di Venerdì 16, ad oggi, appare probabile una nuova recrudescenza delle condizioni atmosferiche, attraverso l’attivazione di precipitazioni più o meno organizzate sui comparti centro-levantini (ma a tal proposito, tenteremo di essere più precisi nelle prossime ore). Saranno proprio queste le circostanze in cui avvertiremo maggiormente il tanto atteso cambio circolatorio: la massa d’aria di estrazione polare-marittima che seguirà la traslazione del sistema depressionario apporterà una sensibile flessione delle temperature, che si riporteranno su valori prossimi, se non di poco inferiori, alla media per il corrente periodo.