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CAMBIO DELLA CIRCOLAZIONE E DEL TEMPO

Alla base di un cambio della circolazione atmosferica ci sono rapporti di causa ed effetto che scaturiscono talvolta da fattori remoti.

Nel caso di specie, i modelli stanno inquadrando un’importante modifica dello stato del tempo che avrà inizio a partire dalla seconda metà della settimana entrante.

E’ attualmente presente un blocco anticiclonico sul centro America (vedi immagine di copertina) che ha fino ad oggi provocato un rinforzo della corrente a getto polare in uscita alle medio alte latitudini del Nord Atlantico (Mountain Torque positiva) spingendo una forte ondulazione anticiclonica verso l’Europa centro meridionale e un costante regime NAO positivo.

La progressiva rimozione di questa situazione, grazie al blocco americano che verrà eroso e spinto verso est (fig.2), porterà una progressiva fluttuazione della corrente a getto subtropicale che, abbassandosi di latitudine si muoverà dall’Atlantico in direzione delle coste europee, dando inizio a quella fase di cambiamento del tempo da ovest che metterà fine all’anomalo e persistente dominio anticiclonico.

Se volessimo tentare di spiegare in cosa consista la causa remota di cui abbiamo fatto cenno, occorrerebbe guardare l’oceano Pacifico alle latitudini tropico equatoriale e in particolare alla forte attività di convezione (ovvero di risalita di aria calda e umida) che costituisce il cd.  coupling oceano / atmosfera ovvero il rilascio di energia dal mare all’atmosfera che contribuisce alla formazione e al trasporto delle onde lunghe (dette di Rossby).

L’evidenza di questa situazione che si viene a creare, è rappresentata dal grafico RMM (fig. 3)  che ci indica proprio la fase dove questa forte convezione si verifica.

Si parla di fasi della Madden Julian Oscillation e le fasi 6/7/8 sono quelle che identificano i massimi di convezione nel Pacifico.  Ad esse sono associate un comportamento che va a modificarsi nel pacchetto complessivo di energia che costituisce i venti zonali indotti dalla rotazione terrestre.

Si passa, come dicevamo inizialmente dalla fase di MT+ (Mountain Torque positiva) che va a rinforzare le correnti zonali in uscita dai continenti ad un trasferimento di onda ciclonica (through) verso i 35°N (fig. 4) che, al contrario indebolisce la corrente a getto in uscita dall’America e la trasferisce progressivamente verso est.

Questa importante modifica della circolazione è visibile nel deciso calo dell’indice NAO (fig. 5) che virerà verso il segno negativo.

Contemporaneamente, i forti flussi di calore presenti nell’oceano Pacifico, creeranno un importante imprinting dinamico che andrà a disturbare in modo rilevante l’attività del vortice polare dando adito alla migrazione di aria più fredda verso latitudini più basse.

Con questa ulteriore situazione dovremmo fare i conti, in maniera al momento non facilmente determinabile, dopo la fase umida e piovosa che interverrà a breve.