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CAMBIO NETTO DI CIRCOLAZIONE. COSA STA ACCADENDO?

cambio netto circolazione
cambio netto circolazione

A volte, come in questo caso, le immagini parlano più delle parole. A me non resta che spiegarvi solo la didascalia di queste due immagini davvero emblematiche del cambio netto circolazione in corso.

La prima immagine si riferisce alle prime due decadi del mese di febbraio appena passato (quindi dall’1 al 20), mentre la seconda immagine è relativa esclusivamente alla terza decade (dal 21 al 29).

E’ chiaro ed evidente il cambio netto di pattern avvenuto all’incirca nelle ultime due settimane. Prima di ciò si viaggiava con temperature nettamente sopra media ed una stabilità atmosferica ad oltranza dovute essenzialmente alle vaste figure anticicloniche che hanno invaso a più riprese l’intera area del Mediterraneo.

Ma un’ondulazione del getto in uscita dagli States avvenuta proprio agli albori della terza decade di febbraio ha traghettato verso l’Europa centro-meridionale una vasta saccatura nord-atlantica colma di aria polare. Tutto ciò ha permesso, al primo vero sistema depressionario del mese di febbraio, di entrare nel Mediterraneo. Il suo ingresso ha fatto breccia proprio in quella grande bolla anticiclonica presente su di noi.

Dopodichè, per le successive depressioni atlantiche è stato più facile penetrare e per farlo hanno utilizzato la “traccia” lasciata dal precedente passaggio, ovvero proprio quel canale che va dalla Gran Bretagna fino alle isole Baleari.

È noto, inoltre, che le saccature che hanno questo asse nordovest-sudest ed entrano proprio dalla “porta” del Golfo del Leone siano le più produttive in termini di precipitazioni, in particolare nella nostra regione. Anche la neve è tornata a cadere sulle nostre montagne, anche se a quote comunque non troppo basse.

Nei prossimi giorni il trend attuale pare consolidarsi, stante ormai, questa lacuna barica mediterranea, di cui vi ho parlato sopra. A ciò si aggiungerà con ogni probabilità anche una sorta di scand +, ovvero una circolazione sinottica che prevede i massimi anticiclonici sulla Scandinavia.

Difatti tale lacuna pare destinata pure ad ingrandirsi convogliando all’interno anche l’intera Penisola Iberica, per ora rimasta ai margini dei precedenti peggioramenti, soprattutto nella sua parte più occidentale.

Pertanto dobbiamo aspettarci una prima metà di marzo all’insegna di perturbazioni che si susseguiranno una dopo l’altra dispensando tanta pioggia su di un terreno ormai pressochè saturo dalle recenti precipitazioni. Se dal lato termico non si può parlare di episodi invernali importanti in quanto la neve cadrà si, ma sempre a quote di montagna, dal punto di vista dei fenomeni sicuramente vivremo una chiusura della stagione decisamente sopra le righe.