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In marcia verso un ricompattamento del Vortice Polare

Con l’avvicinarsi della terza ed ultima decade di ottobre, sperimenteremo un graduale ricompattamento del Vortice Polare che porterà alla chiusura degli scambi meridiani su cui normalmente poggiano i periodi atmosferici più instabili alle medie latitudini d’Europa, tuttavia il corridoio d’aria fredda che si è scavato sul nostro continente nelle ultime settimane, non verrà chiuso bruscamente. Nei prossimi 5-7 giorni, “spifferi” d’aria fredda condizioneranno ancora il tempo atmosferico italiano ma l’evoluzione generale sembra ormai tracciata verso uno scenario comune, “simpatizzante” per l’alta pressione e pertanto caratterizzato da un profilo termico che tornerebbe ad essere via via tiepido, associato ad una generale scarsità di precipitazioni.

Il punto di svolta è atteso da martedì 20 ottobre, momento in cui la definitiva rotazione delle correnti dai quadranti nord-occidentali, chiuderà ufficialmente il lungo ciclo di instabilità che in questi giorni ha interessato anche la nostra regione.

Particolarmente eclatante risulterebbe l’andamento delle temperature che dopo aver toccato proprio in questi giorni un picco particolarmente freddo, tenderanno nuovamente a salire la china, riportandosi con gradualità su valori tiepidi. Il picco ideale di calura portato dal nuovo anticiclone dovrebbe pressappoco ricadere nel periodo compreso tra giovedì 22 e sabato 24 ottobre.

Spicca all’occhio il netto ricompattamento del Vortice Polare che si manifesterebbe attraverso una forte attività ciclonica relegata all’oceano Atlantico settentrionale ed alla Penisola Scandinava, laddove il tempo atmosferico sarebbe irrequieto e tempestoso. La distensione zonale sarebbe però confinata solo oltre il 60° di latitudine nord, mentre al di sotto di tale fascia, gli anticicloni governerebbero la scena e l’assenza di dinamiche meridiane limiterebbe di molto la possibilità d’avere delle nuove complicazioni depressionarie in grado di coinvolgere l’Italia e quindi anche la nostra regione.

La previsione necessita ancora di alcune conferme.