Con questo detto molti anziani sostengono che, quando il mese di febbraio risulta poco invernale, ci pensa marzo a pareggiare i conti, con irruzioni d’aria fredda tardive e copiose nevicate.
Febbraio è risultato a tutti gli effetti un mese poco invernale, in questa anomala stagione molto mite avara di precipitazioni. Marzo saprà quindi bilanciare questa pesante anomalia che tiene sotto scacco gran parte d’Italia?
I principali modelli a scala globale disegnano un quadro termico votato al sotto media durante la prima settimana del nuovo mese, con ripetuti impulsi freddi provenienti dai quadranti orientali che porteranno copiose nevicate lungo i versanti adriatici.
Il contestuale rallentamento delle correnti zonali (da ovest verso est), a differenza di ciò che è avvenuto durante la stagione invernale, permetterà all’aria fredda di evolvere maggiormente verso ovest, aprendo temporaneamente la porta atlantica a latitudini più basse.
Sarà da monitorare la fase post irruzione fredda, attorno al 7-8 marzo, quando aria fredda artico continentale e aria più mite atlantica potrebbero scontrarsi proprio sul nord Italia e quindi sulla Liguria.
E’ assolutamente ancora troppo presto per stabilire se tutto il mese risulterà dinamico e contraddistinto da un ritorno delle piogge e delle nevicate ma quantomeno, la prima decade del mese, passerà sotto una circolazione diversa, non più viziata dall’anticiclone che per due mesi ha interessato Spagna e Francia portando un estenuante alternanza tra giornate di maccaja e giornate con il vento di Foehn.
Non sappiamo quindi dirvi se Marzo pareggerà ma ci tenterà in maniera convincente nella sua prima parte.