è lui il principale imputato e protagonista del fallimento della stagione invernale sul comparto Europeo, ad esclusione delle sole regioni Scandinave, entrate in gioco nell’ultimo periodo con nevicate e temperature che in alcune località hanno superato i -30°C.
Ma allo stato attuale, il fallimento assoluto si sta verificando nel comparto Mediterraneo, nello specifico sulla penisola Italiana, dove a parte un paio di episodi molto marginali, il primo a inizio anno, il secondo poco meno di una settimana fà, dove entrambi hanno portato ad un temporaneo calo termico e apporti precipitativi nel complesso molto scarsi e in talune regioni nulli come ormai accade da mesi.
Anche il proseguio e le sorti di questa seconda parte d’inverno non promettono nulla di buono in chiave invernale, in quanto strettamente legate alle bizze del Vortice Polare, il quale sopratutto riguardo alla sua compattezza e dislocazione prevista sulla verticale Europea intorno a fine mese, non sembra avere ancora alcuna intenzione di cedere nulla delle vaste masse di aria gelida contenute al proprio interno.
Dislocazione e compattezza, non faranno altro che accentuare il divario barico tra il Vortice Polare sul centro-nord Europa e l’alta pressione Subtropicale posta sul Mediterraneo.
Questo comporterà un’accellerazione delle velocità zonali (flussi Atlantici) sull’Europa centrale e la conseguente aspirazione di aria piuttosto calda dalle latitudini sub-tropicali del vicino Atlantico.
Le prospettive di un’eventuale sblocco di questa circolazione incancrenita e bloccata come un’ingranaggio incantato, al momento non si scorgono neanche nelle code dei modelli matematici/previsionali, quindi possiamo dedurre che l’attuale trend (salvo ribaltoni improvvisi o fenomeni di poco conto) possa tranquillamente giungere alla fine di Gennaio e sconfinare anche nei primi giorni di Febbraio.
Per le future evoluzioni dopo la situazione e la fase qui descritta, nessuno è realmente in grado di prevedere quale strada percorrerà la stagione, salvo i soliti siti sensazionalistici acchiappa click che da mesi sentenziano epocali scenari di neve e gelo.
A livello locale per quanto riguarda la nostra regione gli unici effetti visibili saranno prevalentemente legati ad un elevato sopramedia termico e ad un incremento delle nubi basse, causate per l’appunto dallo scorrimento di aria calda su una superfice marina più fredda.
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