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PREDE DELL’ATLANTICO

L’umido e mite flusso di correnti oceaniche che in questa prima parte della settimana si è reso responsabile di condizioni meteo spiccatamente instabili sul settore centro-orientale della nostra regione, si accinge a dare il meglio di sé, con nuovi e più organizzati impulsi perturbati.

Ci siamo, finalmente il Nord-Italia può tirare un sospiro di sollievo e provare a colmare, almeno in parte, il grave deficit pluvio-nivometrico maturato nel corso degli ultimi due mesi. Ad ora, gli effetti del drastico cambio circolatorio, che all’inizio della settimana in corso ha visto la riapertura del caro e vecchio corridoio atlantico, si sono avuti proprio in Liguria, teatro di una serie di giornate decisamente piovose tra il genovese e lo spezzino.

Il tutto inserito all’interno di un quadro termico apprezzabilmente mite per il periodo, più consono al mese di Novembre che non al mese di Febbraio: molto indicativi, in tal senso, appaiono i +10/+13°C denunciati, stamane, dalle centraline costiere della nostra rete osservativa, nonché la completa assenza di valori negativi nelle zone interne o sulle vette montuose, compreso il monte Bue, che a 1785 m di quota, riesce a sfornare un modestissimo +0.9°C.

Ma, come vi accennavo sopra, il clou di questa particolare fase circolatoria, deve ancora venire: nei prossimi giorni, il Nord-Italia sarà investito da una serie di sistemi depressionari, forieri di ingenti piogge e copiose nevicate in montagna. Il primo, già attivo in terra ligure, va recando piovaschi e rovesci sparsi, maggiormente organizzati sul ponente genovese, nella classica struttura “V-shaped”, limpida testimonianza della presenza in loco di una linea di conflitto tra le vivaci correnti sciroccali, in risalita dal Tirreno, ed un debole flusso di Tramontana, in svalicamento dalla Pianura Padana.

Nemmeno il tempo di una breve tregua, che nelle prime ore della notte su domani, Venerdì 03 Febbraio, ci avrà già raggiunti la parte avanzata di un secondo e più intenso vagone perturbato, il quale avrà il merito di dispensare i propri effetti in maniera piuttosto democratica, fermo restando un presumibile maggiore interessamento del settore centro-orientale, ove le cumulate finali potranno risultare ragguardevoli. Non si esclude che, in concomitanza con il transito del ramo frontale, sui bacini padani medio-occidentali, localmente, la pioggia possa lasciare il posto alla neve, fin’anche a quote di alta collina.

Entro l’inizio della prossima settimana, altri impulsi legati al flusso atlantico rinnoveranno condizioni di maltempo sul nord-Italia e sulla Liguria; ma di questo sapremo darvi maggiori dettagli più avanti.

Buongiorno Liguria.