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PRODROMI DI UN NUOVO PEGGIORAMENTO

Archiviata la parentesi soleggiata di ieri, i cieli della Liguria tornano ad assumere tonalità plumbee e fosche. La tenacia del flusso atlantico, infatti, si traduce in un reiterato apporto di umidità con conseguente formazione di nubi e precipitazioni.

Questa mattina, i valori di temperatura minimi costieri oscillano tra i 18°C registrati ad Alassio e a Genova Sturla e i 12.6°C di Albenga. Nelle zone interne, le temperature più basse scendono sotto i 2°C al Rifugio La Terza, con 1.1°C, (IM, 2065 m slm) e in vetta al Monte Bue (GE, 1785 m slm) con 1.8°C. 

Il prosieguo della giornata sarà dunque caratterizzato dalla presenza, sempre più ingombrante, di una copertura nuvolosa compatta e serrata. A partire dal pomeriggio, sul settore orientale della regione, essa potrà dare luogo a rovesci, anche moderati, sebbene per lo più isolati.

I valori termici massimi subiranno una lieve diminuzione, mentre risulteranno stazionari quelli minimi.

Le correnti al suolo assumeranno rotazione ciclonica nel Golfo di Genova, dapprima moderate o tese, in calo nel corso della mattinata, per poi incrementare nuovamente in intensità dal tardo pomeriggio.  Moto ondoso agitato al largo, specie a Levante, anch’esso in calo fino alle ore serali, quando subirà un nuovo aumento.

Alla luce del peggioramento atteso per la giornata di domani, vi esortiamo a consultare il nostro bollettino al fine di entrare nel dettaglio dei fenomeni previsti.

Buongiorno Liguria e buona festa di Ognissanti!

Curiosità: volgendo lo sguardo oltre i confini nazionali, l’occhio cade su un profondo sistema depressionario  al largo delle isole britanniche. Nella giornata di domani, esso darà luogo a violente raffiche di libeccio (fino a 90/100 km/h) su gran parte del Tirreno settentrionale. Tuttavia, nulla di paragonabile a quanto accadrà oltremanica o nella regione del Benelux, dove si potrà assistere al fenomeno dello “sting jet”: si tratta di un fenomeno di breve durata, che consiste in una ristretta area (30/40 km) di aria fredda che discende rapidamente all’interno di un intenso sistema depressionario, come i cicloni extratropicali. Essi, come tutte le depressioni, sono costituiti da un fronte caldo che precede un fronte freddo . Davanti al fronte caldo, si forma un intenso flusso di aria fredda, detto “nastro trasportatore freddo”, mentre dietro al fronte freddo, affluisce aria fredda e secca, che dà luogo alla cosiddetta “intrusione secca”. Il nastro trasportatore freddo convoglia aria umida verso il cuore del ciclone, con conseguenti precipitazioni. Al contrario, l’intrusione secca apporta aria fredda e secca. Non appena la pioggia (o la neve) dall’alto precipita nell’aria secca, evapora raffreddando ulteriormente l’aria. A questo punto, violente raffiche di vento si propagano verso il basso, intensificandosi man mano che le gocce di pioggia si asciugano al contatto con l’aria secca.