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Residui dardi instabili. L’alta pressione spinge

Va invecchiando la modesta circolazione depressionaria che ha condizionato il tempo degli ultimi giorni sull’Italia settentrionale.

In seno al transito di un impulso perturbato di origine atlantica, durante la serata di ieri e parte della notte appena trascorsa, la genesi di una struttura temporalesca di tipo semi stazionario, frutto del conflitto tra una fresca corrente settentrionale ed un’ inaspettatamente vivace vento sciroccale, ha recato apprezzabili quantitativi pluviometrici sul ponente genovese, dell’ordine anche di 50/60 mm.

Pur a fronte del graduale colmamento barico, operato dalla celere rimonta dalle regioni iberico-marocchine di un vasto campo di alta pressione, alimentato da una calda massa d’aria di estrazione sub-tropicale, la giornata odierna vedrà l’attardarsi di una qual certa instabilità atmosferica, specie sul genovesato e lo spezzino, ove non si escludono brevi e localizzate precipitazioni nel corso della mattinata; ampie finestre soleggiate andranno via via imponendosi sul ponente regionale, tentando di espandersi anche al resto del territorio regionale già a partire dalle prime ore pomeridiane.

Come ho accennato poco sopra, un possente cambio circolatorio è ormai imminente: l’elevazione e il rinforzo di un’esteso area anticiclonica sull’ Europa centro-occidentale va già ponendo le basi per l’apertura fase di tempo stabile e prevalentemente soleggiato, che si prolungherà fino almeno all’incipit della prossima settimana, quando lo spostamento dei massimi pressori potrebbe innescare l’afflusso di umide correnti meridionali nei bassi strati dell’atmosfera, determinando l’insorgenza della a noi nota “macaia”. Inutile dirvi come tutto ciò si tradurrà sul piano termico: a fare parzialmente eccezione saranno le bassure vallive più interne, forti del fenomeno dell’irraggiamento terrestre notturno.

Buongiorno Liguria.