Gran parte dell’emisfero settentrionale al di sotto dei 60° nord, e in alcuni casi anche a latitudini più elevate, sta vivendo un non inverno, con temperature nettamente al di sopra della media e domini anticiclonici interminabili.
Cerchiamo però di comprendere assieme le cause di questa mancata stagione invernale. Da diversi anni a questa parte si è iniziato a parlare di un riscaldamento eccessivo dell’area polare, questo fatto ha determinato una riduzione del gradiente (differenza termica tra nord e sud) tra polo ed equatore e quindi una diminuzione degli scambi di calore tra alte e basse latitudini.
La circolazione generale dell’atmosfera si basa proprio su questo principio del gradiente, le masse d’aria si muovono alla continua ricerca di un equilibrio termico tra aree fredde (polo nord) e aree calde (equatore), viene da se che, venedo meno questa differenza termica, il meccanismo si inceppa. La natura negli ultimi anni sta cercando, attraverso dei feedback, di ripristinare questo gradiente termico perduto. L’esempio più lampante sono i continui eventi estremi di tipo cold che quasi ogni anno avvengono in stratosfera.
Si arriva a questi eventi perchè in troposfera, dove viviamo noi, i flussi di calore sono ridotti dal mancato gradiente, la stratosfera di conseguenza si raffredda in maniera anomala e come ulteriore conseguenza determina un rinforzo estremo del vortice polare causata dall’immissione di aria gelida stratosferica sino al suolo. Questo continuo “invio” di aria fredda dalla stratosfera è un tentativo di ricreare il delta termico venuto a mancare in questi anni a causa riscaldamento globale, se sarà efficace o meno lo scopriremo nei prossimi anni.