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SOLE, ANTICICLONE, ALTA PRESSIONE. LA “SANTA” TRINITÀ

L’alba vista da Bocca di Magra (SP)

Prosegue incessante il predominio dell’anticiclone sull’Europa Sud-Occidentale, portando con sé giornate prevalentemente soleggiate e miti nella parte centrale della giornata, inversioni termiche notturne nei fondovalle e alti livelli di smog e polveri sottili in Pianura Padana.

Era il lontano 2006 e alla radio veniva trasmesso “Ed ero contentissimo”, il nuovo singolo di Tiziano Ferro, estratto dall’album “Nessuno è solo” che da quel momento venderà oltre 400 000 copie in Italia. Il testo recitava, tra le note pop-soul del brano, “…In fondo eri contentissima, quando guardando Amsterdam non t’importava della pioggia che cadeva…“: ma noi ci troviamo in Liguria, a inizio 2024, e di pioggia, ahimè, finora ne abbiamo vista ben poca.
Da alcuni giorni è iniziato febbraio, ma lo spartito musicale pare non essere minimamente variato rispetto al mese precedente, il quale ha registrato una cumulata totale di 56mm (di cui 44mm, quasi l’80% sul totale, in un unico giorno)1 a fronte di una cumulata media (2002-2012) di 106mm per il mese di gennaio2.

Ancora una volta, infatti, ci troviamo a commentare fasi soleggiate alternate a maccaja, indice della presenza di un’intensa alta pressione sull’Italia, accompagnata da temperature che, soprattutto in quota, hanno più in comune con i mesi primaverili che non con quelli invernali.

🌒 La notte trascorsa e il giorno che verrà ⛅

Anche questa notte, infatti, l’inversione è principale protagonista della commedia che vede come regista l’Anticiclone delle Azzorre: l’esempio lampante lo si ha osservando sulla nostra rete le stazioni di Parazzuolo di Rezzoaglio e Monte Laghicciola, distanti tra loro appena 4.5 km; mentre la prima, posta a circa 800m slm, vede una temperatura minima di -4.9°C, la seconda, situata 400m più in alto, registra una minima di +5.3°C, con una differenza, quindi di ben 10°C(!) in una manciata di km.

Osservando la mappa nel dettaglio troviamo, alle ore 07 di questa mattina, le località più fredde…:

  • Parazzuolo di Rezzoaglio (GE, 825m slm): -4.9°C
  • Rezzoaglio Basso (GE, 700m slm): -4.6°C
  • Cairo Montenotte loc. Ferriere (SV, 335m slm): -3.2°C

…e quelle più calde:

  • Genova Castelletto: +9.6°C
  • Varazze loc. Cavetto (SV): +9.4°C
  • Arenzano Gasca (GE): +9.3°C

I capoluoghi di provincia hanno invece registrato valori tra i +3/+6°C ad Imperia, +2/+4°C a Savona, +2/+9°C a Genova ed infine +3/+5°C a La Spezia.

Nella giornata odierna le ultime, sporadiche nubi lasceranno spazio a cieli soleggiati e temperature in rialzo soprattutto nei valori massimi, prima di entrare nuovamente in una fase nuvolosa dal weekend.
Per maggiori dettagli e per rimanere sempre aggiornati, vi invitiamo a consultare il nostro BOLLETTINO METEO.

Buongiorno, Liguria!

Lo sapevi che…

È possibile vedere una nevicata… senza nuvole sulla testa! Può sembrare strano, ma esiste un fenomeno, per quanto raro, che permette ai fiocchi di neve di formarsi anche in assenza di nubi. Prende il nome di neve chimica, ed è un fenomeno che richiede particolari e peculiari condizioni atmosferiche per permetterne la formazione: condizioni che, puntualmente, si sono verificate nelle prime ore del 30 gennaio scorso a Parma (vedi foto sotto), ma anche in altre parti della Pianura Padana.

Ma come si forma? Come detto in precedenza, si chiama neve chimica, ed un motivo, in effetti, c’è: uno degli ingredienti necessari, infatti, è la presenza di una forte concentrazioni di particelle sospese (fumo, sabbie, fuliggini, inquinamento atmosferico) che possano fungere da nuclei di brinamento (stesso principio dei nuclei di condensazione, come ‘spugne’ che assorbono l’acqua, ma il vapore ghiaccia (brina, appunto) sul nucleo); particelle che, complice l’alta pressione, sono ben presenti e stazionarie in Pianura.
Quali altre sono, però, le condizioni necessarie? Sicuramente deve esserci calma di vento, una forte umidità e chiaramente temperature di diversi gradi sotto lo zero.

Il risultato è una neve fine, quasi polverosa, forse bella da vedere, soprattutto per i più piccini, ma dietro la quale si cela un’importante indicazione sullo stato dell’aria nella zona: solfuri, silicati, piombo e cadmio sono solo alcuni degli inquinanti che possiamo trovare all’interno di questo particolare tipo di neve. Decisamente meglio evitare di mangiarla!

La neve chimica a Parma
  1. Fonte: Stazione meteo del Centro Funzionale della Regione Liguria ↩︎
  2. Fonte: Stazione meteo di Genova Sestri (Aeronautica Militare) ↩︎