Airmass RGB + Mean Sea Level Pressure alle 06:00 di oggi, 26 marzo. Si nota molto bene la saccatura (a sx, di colore tendente al rosso) che forma il sistema frontale che ci interesserà tra la notte e la mattinata di domani.
Saccatura alle porte dell’Europa: il periodo stabile, seppur spesso non soleggiato, sarà rimpiazzato da una fase instabile e perturbata, che sortirà i suoi effetti anche in Liguria.
Dalle prime ore di questa notte la nostra regione è stata raggiunta da un cavo d’onda in risalita dal Mediterraneo sud-occidentale, portando deboli precipitazioni anche a carattere nevoso, particolare a Ponente sopra 6-700m. Nel frattempo, un fronte più intenso si sta lentamente avvicinando, e ci raggiungerà tra la notte e la mattinata di domani, mercoledì 27 marzo.
🌒 La notte trascorsa e il giorno che verrà ⛅
Prime precipitazioni nel corso della nottata, in particolare nell’interno di ponente:
- Chiusa di Pesio (CN, 900m slm): 16.6mm (a carattere nevoso)
- Molini di Triora (IM, 460m slm): 15.2mm
- Camerana (CN, 622m slm): 11.4mm
Temperature minime comprese tra -5.6°C e +11.1°C.
Nel dettaglio vediamo le località più fredde:
- Rifugio la Terza (IM, 2065m slm): -5.6°C
- Monte Beigua (SV, 1285m slm): -1.9°C
- Passo del Faiallo (SV, 1039m slm): -0.7°C
…e quelle più calde della nostra rete:
- Moneglia (GE): +10.9°C
- Genova Nervi: +11.0°C
- La Spezia (Porto Lotti): +11.1°C
I capoluoghi di provincia hanno registrato valori tra +6/+9°C ad Imperia, +5/+6°C a Savona, +7/+11°C a Genova ed infine +10/+11°C a La Spezia.
La giornata odierna vedrà rovesci sparsi in tutta la regione, in particolare nell’interno di ponente in mattinata. Più stabile a levante nella prima parte della giornata.
Dalla serata intensificazione dei fenomeni, dapprima a ponente e successivamente genovesato e spezzino solo dalle prime ore della notte su mercoledì.
Prestare attenzione alle condizioni meteomarine avverse.
Per maggiori dettagli e per rimanere sempre aggiornati, vi invitiamo a consultare il nostro BOLLETTINO METEO.
Buongiorno, Liguria!
Lo sapevi che…
Secondo una stima delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione (UNCCD) (riunitasi a Samarcanda (Uzbekistan) nel 2023 per la Cric21), ogni anno entrano in atmosfera circa 2 miliardi di tonnellate di sabbia e polvere: un peso che corrisponde a circa 350 piramidi di Cheope o 200.000(!) Tour Eiffel.
Immagine satellitare di ieri, 25 marzo. Si nota l’abbondante afflusso di sabbia sahariana in risalita sul Mar Mediterraneo
Eppure la sabbia svolge un ruolo molto importante a livello atmosferico: come molte altre particelle presenti nella miscela d’aria come “impurità” (sale marino, inquinanti derivanti dalla combustione di combustibili fossili e da incendi, fumi e, appunto, sabbia e polveri) fungono da nuclei igroscopici, ovvero particelle che facilitano la condensazione e soprattutto sublimazione di vapore acqueo.
Senza la presenza di impurità, infatti, l’acqua pura congelerebbe solamente sotto i -40°C!
I nuclei di condensazione, così vengono definite queste impurità, si classificano in base alla loro dimensione:
- Nuclei di Aitken: <0,2μm (=0,0002mm)
- Nuclei grandi: 0,2μm <-> 2μm
- Nuclei giganti: >2μm
La loro concentrazione è molto variabile, ma generalmente è maggiore vicino alle sorgenti (città, mari, deserti, vulcani attivi) e la loro permanenza in atmosfera dipende molto dalle correnti e dai fenomeni associati: possono ricadere al suolo per deposizione secca (più rapida per i nuclei grandi e giganti) o per deposizione umida (trasportati da pioggia, neve etc.).