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WIND CHILL

Negli ultimi anni quando si parla di ondate di caldo anomalo e avvezioni particolarmente fredde si tende a prendere in considerazione anche gli effetti che certi cambiamenti termici piuttosto bruschi possono avere sul nostro corpo.

E mentre d’estate il caldo e un tasso di umidità molto elevato vengono accompagnati molto spesso dall’indice di calore che ne rispecchia il grado di disagio del nostro corpo, d’inverno un’avvezione di aria particolarmente fredda con forti venti, generalmente di tramontana, si utilizza una particolare tabella che esprime un valore, il Wind Chill, cioè la sensazione di freddo percepita dal nostro corpo, ad una certa temperatura, accompagnata da una determinata velocità del vento.

L’origine di questo indice risale a un esperimento condotto in Antartide nell’inverno del 1941 da Paul Siple e Charles Passel. Questi ricercatori misurarono il tempo che un panno umido impiegava per congelare e trovarono che dipendeva dalla velocità del vento.

Ovviamente il discorso per un essere umano è ben più complesso di un panno umido, in quanto sono diversi i fattori che influenzano la sensibilità alla temperatura, come ad esempio l’età, la corporatura, lo stato di salute.
Ciononostante, questo indice può comunque essere impiegato per descrivere quale sia la reale temperatura avvertita da un organismo umano in relazione alla temperatura dell’aria e alla velocità del vento.

Il vento, accrescendo l’evaporazione, aumenta, di conseguenza, l’asportazione di calore corporeo e, in presenza di basse temperature, crea condizioni di forte disagio da freddo.

Questo spiega perchè in particolari condizioni climatiche, d’inverno, può essere utile conoscere anche il grado di disagio corporeo soprattutto per le persone più deboli come anziani e bambini e per meglio modulare l’abbigliamento, non solo in funzione della temperatura registrata dalle colonnine di mercurio ma anche e soprattutto in funzione dell’esposizione ai venti durante le giornate più fredde.

L’indice di Siple e Passel del 1945 è stato però corretto recentemente da alcuni fattori correttivi ottenuti dopo anni di ricerca che hanno coinvolto il Servizio Meteo canadese e la Società Internazionale di Biometeorologia. Il nuovo wind chill è entrato in funzione l’1 novembre 2001. Qui di seguito l’intuibile tabella che ne riporta i dati:

Celsius