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L’ESTATE PARTE IN SORDINA

Con il mese di Maggio ormai quasi completamente alle spalle, possiamo provare a tirare le somme mostrando la mappa relativa all’anomalia di altezza di geopotenziale a 500 hPa rispetto alla media climatologica (1981-2010) osservata in questo mese. Osserviamo, pertanto, che il mese ha visto un’estesa anomalia positiva con i massimi registrati sul Golfo di Biscaglia e una, più piccola, tra Malta e la Tunisia. Ciò vuol dire che l’Europa occidentale e il Mediterraneo in generale, hanno vissuto un periodo in media più stabile e sono stati spesso protetti da promontori anticiclonici, eccezion fatta per la settimana di inizio seconda decade dove, in effetti, gran parte della Penisola, e quindi anche della nostra regione, sono stati interessati da più passaggi perturbati di stampo atlantico. Così si spiega la pioggia caduta finora, molto vicina alla media mensile, o addirittura in certi casi anche leggermente superiore. Nonostante ciò, è bene ricordare che su gran parte della regione la pioggia annuale caduta fin qui risulta essere ancora inferiore rispetto alla media, in quanto “paghiamo” gli scarsi accumuli registratisi per gran parte dell’anno, a parte qualche rara eccezione.

Venendo, invece, a ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni, è bene tenere sempre presente che ci stiamo avvicinando a grandi falcate verso il periodo mediamente più stabile dell’anno. Giugno, ormai alle porte, e Luglio, sono due mesi che molto raramente falliscono in Liguria. Fatta questa doverosa premessa, vi preannuncio che tra gli ultimi giorni di Maggio e i primi di Giugno, quando cioè viene fatta iniziare convenzionalmente l’estate, la nostra regione vivrà ancora un periodo di spiccata instabilità atmosferica. Ciò si traduce in fenomeni anche di tipo temporalesco, più probabili sulle alture e nelle zone interne, mentre gli eventuali sconfinamenti sulle rispettive aree costiere sono tutti da analizzare in fase previsionale.

Quello che però mi preme sottolineare è il ruolo che assumerà l’anticiclone atlantico, ovvero il noto anticiclone delle Azzorre: infatti esso si troverà nella sua posizione naturale, in aperto oceano, almeno per tutta la prima decade di Giugno, e di tanto in tanto proverà ad elevarsi sui meridiani puntando la Groenlandia.

Il primo serio tentativo lo effettuerà a metà settimana prossima, quando potremo osservare, in risposta a questa elevazione dell’anticiclone, una discesa di aria più fredda ed instabile, lungo il suo bordo orientale, di matrice artico-marittima. Questa massa d’aria andrà ad interessare dapprima paesi come la Norvegia e il Regno Unito per poi raggiungere in un secondo momento la Francia e la Spagna. Questo tentativo dovrebbe in parte fallire in quanto l’aria fredda in discesa da nord dovrebbe prendere una via leggermente troppo occidentale, arenandosi a ridosso del Golfo di Biscaglia, ma tanto probabilmente basterà per innescare un blando richiamo di aria più calda e umida sul Mediterraneo, le quali potranno produrre precipitazioni un po’ a macchia di leopardo anche sulla nostra regione proprio tra mercoledì e giovedì. Successivamente un’ulteriore elevazione dell’anticiclone dovrebbe permettere un’altra discesa (questa volta più corposa) di aria fredda da nord, che andrebbe anche a “rimettere in gioco” la goccia fredda di cui sopra, come potete anche osservare dall’immagine in basso. Quest’azione contribuirebbe ad attivare flussi meridionali a tutte le quote e di conseguenza dovrebbe essere responsabile della pioggia che molto probabilmente cadrà su gran parte della nostra regione tra venerdì e sabato prossimi.

Gli indicatori a nostra disposizione ci inducono a pensare che tale situazione possa rimanere inalterata anche nella fase immediatamente successiva, e di conseguenza non si vedono al momento concrete possibilità che promontori nord-africani possano avere vita facile sul Mediterraneo, tanto meno al nord.

Per rimanere sempre aggiornati vi invitiamo a seguire i prossimi approfondimenti e le nostre rubriche quotidiane.