Previsto nei prossimi giorni un incremento nell’intensità del flusso di correnti occidentali che trasporteranno con sè diversi sistemi nuvolosi sul Mediterraneo: ecco in sintesi la possibile linea di tendenza da qui al termine della prima decade di marzo.
Per inquadrare al meglio quelle che saranno le caratteristiche salienti della circolazione atmosferica prevista nei prossimi giorni sul Mediterraneo, bisogna osservare quella che sarà l’attività depressionaria prevista alle latitudini settentrionali dell’oceano Atlantico e dell’Europa, laddove ritroveremo alcune importanti circolazioni di BASSA pressione che scandiranno i ritmi del tempo in questo periodo di delicata transizione stagionale tra le dinamiche tipiche dell’inverno con quelle esordienti tipiche della stagione primaverile. Con il graduale surriscaldarsi della fascia subtropicale, tenderà così ad amplificarsi il gap termico esistente tra fa fascia delle basse e delle medie latitudini, laddove ritroveremo almeno in parte ripristinato quel concetto di “zonalità” che abbiamo perso totalmente di vista in queste lunghe settimane d’inverno.
Volgendo lo sguardo all’area mediterranea, nei prossimi giorni una circolazione di venti occidentali continueranno a proporre un’alternanza vivace tra fasi instabili ed umide con altre di tempo più secco e stabile. Nell’immediato futuro, superata la breve enfasi del promontorio anticiclonico che ci sta interessando in queste ore, una nuova perturbazione approccerà i settori centrali d’Europa ed il bacino centrale del Mediterraneo tra domani, martedì 28, e dopodomani, mercoledì 1 Marzo. Per la nostra regione tutto questo si tradurrà in un aumento della nuvolosità con precipitazioni che torneranno a manifestarsi sui settori più orientali della regione. Il contesto termico continuerebbe ad essere scandito da valori di temperatura miti e dall’irruenza del Libeccio.
Addentrandoci nel cuore della prima decade di marzo, potremo infine osservare un secondo più importante guasto del tempo che poggerebbe radici in un ribasso del Fronte Polare sull’ovest Europa; in tal modo le correnti instabili oceaniche avrebbero libero accesso sul Mediterraneo, laddove andrebbe a generarsi un’importante saccatura che ospiterebbe un corpo nuvoloso organizzato. Questa potrebbe essere una buona occasione di PIOGGIA per i versanti occidentali (tirrenici) del nostro Paese, nonchè per le regioni dell’angolo nord-occidentale, Liguria compresa. A muovere questi sistemi perturbati in direzione del Mediterraneo, una vasta depressione onnipresente sul nord Europa e sull’oceano Atlantico, costituita da diversi minimi barici che andranno a creare una figura assai vasta e molto complessa.
Tirando le somme, il risveglio della stagione primaverile sembrerebbe accompagnata dal risveglio delle correnti perturbate oceaniche sull’Europa, nell’ambito di questo nuovo contesto circolatorio, potremo aspettarci un appianamento del deficit così marcato delle precipitazioni che è stato un po’ il marchio di fabbrica della stagione invernale 2016/2017 sul nord-ovest Italia.