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Marzo pazzerello?

Siamo giunti alla fine dell’inverno meteorologico che sulla Liguria, eccetto per circa 15 giorni a gennaio, è risultato mite e stabile, adesso via alla primavera e al mese di marzo.

L’anticiclone che ci sta interessando in questi giorni si è contraddistinto per l’eccessiva mitezza che è riuscito a portare su gran parte dell’Europa. Si sono sfondati record su Spagna, Italia, Francia, Inghilterra e penisola Scandinava con la prosecuzione di un trend secco su tutta l’Europa occidentale.

L’alta pressione in questione nei prossimi giorni tenderà a perdere colpi abbassandosi sempre più di latitudine sotto la spinta delle furiose correnti atlantiche. Si susseguiranno fronti atlantici sull’Europa in grado di interessare da ovest a est quasi tutte le regioni.

Sulla nostra regione, dopo un lungo periodo di stasi, si aprirà quindi una fase più dinamica, non fredda, ma che talvolta potrà risultare perturbata con ritorno delle piogge lungo le coste e della neve sui rilievi, indicativamente al di sopra dei 1000/1300m.

La domanda che sorge spontanea è ma quanto durerà questa dinamicità?

La risposta non è per niente semplice ma tentando di abbozzare una linea di tendenza, marzo probabilmente vedrà proseguire questo nuovo trend più dinamico con alternanza di correnti di matrice polare marittima da ovest/nord ovest e brevi intervalli anticiclonici.

Ci abbandonerà infatti anche l’anomalia anticiclonica presente sulla west coast americana, che con il suo continuo “pressing” sulle zone occidentali del continente americano ha determinato continue invadenze anticiclone anche sul lato occidentale europeo.

Ringrazieranno quindi le nostre falde acquifere e i ghiacciai che tenteranno un recupero in extremis prima di affrontare la dura prova dell’estate.