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Orografia ligure, circolazione e sue conseguenze

Un altro mese è terminato con un netto sotto media pluviometrico sul nostro territorio regionale, pur con marcate differenze tra una riviera e l’altra, così come tra costa ed entroterra. Se infatti il Levante e relativo entroterra hanno beneficiato di alcuni fronti perturbati con direttrice di spostamento favorevole a dette porzioni di regione, ossia sud-occidentale, la situazione nel Ponente è diametralmente opposta, fatta eccezione per un paio di località quali Masone e la zona del Faiallo. Allargando leggermente gli orizzonti, la situazione è ancora più critica nell’area del basso Piemonte, fino all’alessandrino ed astigiano.

La principale causa di questa disparità di distribuzione è da imputarsi all’assenza, per un periodo di tempo sempre più prolungato, delle correnti umide sciroccali (flusso sud-orientale), nettamente più favorevoli alle zone attualmente in pesante deficit pluviometrico. Tale configurazione è stata invece soppiantata dal flusso sud-occidentale, andando così a privilegiare l’area costiera ed interna da Portofino verso est.

In ottica futura, le emissioni modellistiche non preannunciano repentini cambiamenti sotto questo profilo, ad eccezione della giornata di venerdì, durante la quale è prevista l’irruzione di un nucleo di aria fredda dalla Francia con conseguente formazione di un minimo al suolo, al largo della Costa Azzurra.

carta dei venti al suolo (modello ECMWF) prevista per venerdì ore 11 locali, ove si nota il richiamo umido da sud sulla costa ligure

 

La persistenza dell’alta pressione sulla penisola iberica, funge infatti da blocco per tutti quei sistemi depressionari che sprofondano così ad ovest delle coste portoghesi, favorendo così la rimonta anticiclonica sull’Europa centro-occidentale.

Ormai costantemente, con un aggiornamento più puntuale delle condizioni iniziali, i modelli tendono ad evidenziare il “pattern” più frequente degli ultimi anni causato essenzialmente da una corrente a getto troppo debole che non riesce a veicolare i fronti atlantici fin sulle coste del Vecchio Continente, causando così il loro sprofondamento verso le Isole Azzorre e la conseguente rimonta anticiclonica sull’Europa centrale ed occidentale.